giovedì 25 giugno 2009

Scienza e caso, scienza e fortuna: mettetela come volete, sta di fatto che la storia della scienza è piena di scoperte per caso.

Fonte: Moebiusonline

a cura di Maurizio Melis

Scienza e caso, scienza e fortuna: mettetela come volete, sta di fatto che la storia della scienza è piena di scoperte per caso. Non che la fortuna sia sufficiente (né, al caso, si possono attribuire la maggior parte delle conquiste scientifiche, che anzi, di solito sono il frutto di un lavoro lungo e mirato) ma l'imprevisto, l'anomalia, sono spesso state al centro di importanti scoperte. C'è anche un termine per definire questi casi in cui la fortuna gioca un ruolo decisivo: serendipity, o serendipità, in italiano. Un'antica favola persiana narra infatti di tre principi di Serendippo, l'attuale Sri Lanka, uomini intelligenti ma un tantino ingenui, che cercavarono invano una certa principessa. Non la trovarono mai, ma lungo la strada "per caso, per sagacia o per associazioni di idee " trovarono invece molti altri tesori : piante, animali, pietre preziose e curiose invenzioni.
Di Serendipità ha parlato Giulio Giorello durante una conferenza in occasione di "Storie di Scienza", la rassegna varesina dedicata ai percorsi e ai personaggi storici-scientifici. Lo studioso di filosofia della scienza ha raccontato tanti casi di serendipità: dalla scoperta della penicillina, dovuta a una finestra lasciata aperta per errore sopra a una coltura di staffilo-cocchi, alla scoperta dell'America, causata da un errore di calcolo che sottostimava il diametro della Terra. Nel servizio ne abbiamo scelti due (incusa una strana vicenda di sesso tra insetti) che vogliamo farvi riascoltare dalla sua voce. Se invece avete un po' più di tempo da perdere, sentite l'audio integrale della conferenza di Giorello, mentre chiacchiera a Varese con Federico Pedrocchi e il pubblico di Storie di Scienza.

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