Notizie e curiosità in ambito scientifico. Un blog di Fausto Intilla (teorico, aforista, inventore e divulgatore scientifico). Official Website: www.oloscience.com
venerdì 1 febbraio 2013
Microrganismi che si nutrono di corrente elettrica.
I batteri che ossidano il ferro, che contribuiscono in maniera determinante alla corrosione dei manufatti, possono prosperare "respirando" soltanto energia elettrica e sintetizzando le sostanze di cui hanno bisogno dall'anidride carbonica presente nell'ambiente. La scoperta apre le porte alla possibilità di usare questi batteri per trasformare l'elettricità prodotta da fonti rinnovabili in biocombustibili stoccabili. E' possibile alimentare e far prosperare alcuni tipi di batteri sfruttando solamente l'energia elettrica. La singolare scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell'Università del Minnesota che ne riferiscono in un articolo pubblicato sulla rivista dell'American Society for Microbiology, “mBio”. La scoperta è stata fatta nel corso dello studio dei microrganismi ferro-ossidanti. Questi batteri, che si trovano un po' ovunque, hanno un ruolo importante nel ciclo globale del ferro e contribuiscono in maniera determinante alla corrosione di tubazioni in acciaio, ponti, moli e navi. Fioriscono soprattutto là dove un ambiente ricco di ossigeno si trova a contatto con un ambiente anaerobico, una caratteristica che rende complicato coltivarli in laboratorio.
"E' un nuovo modo di coltivare un microrganismo che è stato molto difficile da studiare. Ma il fatto che questi organismi siano in grado di sintetizzare tutto ciò di cui hanno bisogno usando solamente energia elettrica suscita notevole interesse", ha detto Bond. Le potenzialità applicative della scoperta sono infatti notevoli, dato che in prospettiva si potrebbero usate questi batteri per trasformare l'energia elettrica in combustibile stoccabile. Il flusso di corrente prodotto da fonti rinnovabili come l'energia eolica o solare potrebbe, per esempio, alimentare una coltura di batteri ferro-ossidanti che sintetizzerebbero biocarburanti dall'anidride carbonica.
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