La progettazione e successiva realizzazione di prototipi robotici sta procedendo ad una velocità inaspettata fino a qualche tempo fa.Accanto agli automi dalle fattezze animali, creati per riprodurre compagni domestici, sono sempre più diffusi robot dall'aspetto umanoide, pensati come surrogati di maggiordomi o come robot badanti che, in futuro dovranno aiutare la popolazione dei paesi industrializzati che sta invecchiando molto velocemente.Quelli che più si distinguono per il livello tecnologico raggiunto sono Asimo di Honda, il Sony Sdr-4x, ora ribattezzato Qrio e Pino, il robot tecnologico della ZMP.Puntando molto sul viso, per creare robot dall’aspetto veramente umano, l’azienda texana (USA) Hanson Robotics ha recentemente presentato il nuovo umanoide Albert Hubo, che si distingue dagli altri per il fatto di avere il viso d'Albert Einstein.Del robot si sa veramente poco: riesce a camminare, esprime vari stati d'animo, riesce a guardare le persone negli occhi e parla interagendo con loro.Se la faccia è indistinguibile da quella del fisico tedesco della relatività, il corpo è quello di un robot come lo intendiamo oggi, molto simile a quello di Asimo.L'azienda che si era già distinta in passato per la creazione dell'automa dalle fattezze femminili Eva, si sta anche dedicando alla realizzazione di un robot dalle fattezze del creatore della fantascienza moderna Philip K. Dick.
La pelle di sintesi messa a punto dall'Hanson Robotics permette di creare espressioni estremamente realistiche, che vanno dalla gioia alla paura, allo stupore. Le telecamere impiantate negli occhi consentono al robot di registrare i volti delle persone e riconoscerli. I dati della visione sono fusi insieme con meccanismi di riconoscimento dei segnali vocali e software di sintesi del linguaggio. Il sincronismo tra queste procedure e l'espressività facciale rende il robot un sistema emulativo completo.
Fausto Intilla - www.oloscience.com
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