Fausto Intilla
.
"Le conseguenze di una scelta personale, sono sempre di natura probabilistica. La grande abilità consiste nell’intuire quante sono le probabilità che tali scelte personali diano l’esito sperato o desiderato, in un insieme infinito di eventi probabili ed improbabili (rimanendo sempre consapevoli del fatto che un solo esito positivo, non è mai indice di una concatenazione lunga e costante, di esiti positivi)". Fausto Intilla
.
“Le persone spesso si cimentano nel cercare di capire il senso della vita,
senza tuttavia precisare a quale accezione intendano riferire la parola senso.
Nella maggior parte dei casi comunque, ovvero per molte persone, tale parola è
sinonimo di utilità. Solo poche persone però, si chiedono quale possa essere l’
‘utilità’ dell’Universo; scoprendo in tal modo che esso può benissimo fare a
meno della Terra e di tutti i suoi abitanti, per poter ‘funzionare’ (togliete un
atomo dagli ingranaggi di un orologio meccanico, ed esso continuerà ugualmente a
funzionare). Il senso della vita, non va dunque ricercato nella sua ‘utilità’,
come neppure in qualsiasi altra accezione; esso va semplicemente ignorato, nella
consapevolezza che tra l’essere e il non essere, esiste una linea sottile, a cui
il pensiero umano è proibito accedere”. Fausto Intilla
.
"Vivere nell'attuale società moderna, è come essere ammanettati ad un
tapis roulant perennemente in funzione; se non vuoi soccombere, devi trovare il
modo di poggiare i piedi sui bordi, dove il nastro non scorre". Fausto
Intilla
.
"Si può dare amore senza riceverne in cambio, solo quando colui/lei che
riceve non nutre odio verso colui/lei che dà; in tal caso, l'amore dato cozza
contro un muro, quello dell'odio, e rimbalza tornando indietro verso colui che
ha voluto dare amore ...procurandogli un forte dolore al cuore. Dare amore alle
persone "neutre" (ossia a chi non ci ama, ma neppure ci odia) è facile, il
difficile è darlo a coloro che ci odiano. Chi riesce a farlo senza risentirne
negativamente, molto probabilmente merita di essere considerato un Santo".
Fausto Intilla
.
"Quando si è ancora bambini si impara presto a non avvicinarsi troppo al
fuoco, quello costituito da fiamme visibili; poi, quando si è un po’ più grandi,
si impara a non poggiare mai le mani sulle piastre di una cucina (quest’ultima
potrebbe essere accesa). La stessa cosa avviene nei rapporti umani; diventando
adulti, diffidiamo sempre di più del carattere e della natura di determinate
persone, per la paura di scottarci. Chi è troppo prudente finisce per rimanere
isolato, proclamando al mondo intero (nella sua infelicità …fiero ed orgoglioso
di sé) di essersi scottato una sola volta nella vita, o addirittura di non
essersi mai scottato. Credo che quasi tutti i momenti di grande gioia e felicità
nella vita, abbiano un prezzo. Il punto sta nel decidere quanto si è disposti a
rischiare, per ottenere tali momenti (la forza nel sostenere tali rischi, non
risiede nella disponibilità di ricchezza materiale …bensì nella capacità di
reagire positivamente, anche agli eventuali risvolti psicologici più oscuri e
negativi, che tali rischi implicano)". Fausto Intilla
.
"Qualche secolo fa, Newton affermò che qualora un medico gli avesse dato
solo altri sei mesi di vita, egli si sarebbe preoccupato di scrivere più in
fretta. Evidentemente era del tutto consapevole del valore delle sue teorie. Se
avesse relazionato la sua vita a dei periodi di tempo geologici, piuttosto che a
quelli relativi alla presenza sulla Terra della civiltà umana (come generalmente
fanno anche i geni, non soltanto la gente comune), con molta probabilità (se non
avesse avuto legami sentimentali di alcun tipo) si sarebbe preoccupato di
spendere tutti i suoi averi in tutto ciò che la vita può offrire, in termini di
piacere fisico e psicologico (anche la beneficienza verso i più poveri, ad
alcune persone, può dare piacere e soddisfazione psicologica. D'Annunzio fu
addirittura in grado di conciliare entrambe le cose, la scrittura e i piaceri
della vita; ma mai nessun medico gli aveva prognosticato una malattia con esito
letale, dandogli qualche mese di vita). Évariste Galois morì in duello quando
aveva poco più di vent'anni, ma i preziosi contributi che molto probabilmente
avrebbe continuato ad apportare nel campo della matematica, non mancarono di
rivelarsi al mondo attraverso altre menti geniali. Ciò che deve essere scoperto
dall'uomo, presto o tardi viene sempre scoperto (per certe cose non bisogna mai
avere troppa fretta). La vita di una specie animale in genere (come sostengono i
biologi evoluzionisti) dura diversi milioni di anni (quando ha la fortuna di
avere il predominio sulle altre specie animali); e i secoli quindi ...lasciano
il tempo che trovano". Fausto Intilla
.
“Si dice che in un paese a regime comunista (dove viene quindi applicata
un’economia pianificata), l’invidia tra la gente nei confronti del prossimo, non
avrebbe modo di esistere. Non è vero, essa verrebbe solo notevolmente attenuata.
A parità di guadagni, infatti, vi sarà sempre qualcuno più fortunato in amore,
qualcuno con un lavoro più agiato, qualcuno più in salute di molti altri …non
serve disporre di grandi ricchezze per suscitare invidia nel prossimo; a volte
basta il potere di gestire e coordinare il lavoro di un piccolo gruppo di
persone, senza l’ombra del benché minimo riscontro in denaro o in altri beni
materiali, a far emergere lo spettro dell’invidia in talune persone. L’invidia
tra gli esseri umani non è emersa con la nascita e lo sviluppo del capitalismo;
essa è addirittura antecedente al periodo neolitico, poiché anche l’uomo delle
caverne, nella sua nullatenenza (materiale), poteva avere qualche privilegio in
più, rispetto ai suoi simili”. Fausto Intilla
.
“Una sola ideologia porta all’annientamento della democrazia. Uno scontro
tra ideologie è sempre sinonimo di democrazia. Non condividere le idee altrui ma
rispettarle ugualmente, porta ad una forma pacifica di democrazia, ad una
fraterna accettazione tra le varie comunità di un popolo. Il punto è che non
basta rispettare le idee altrui, rimanendo fermamente ancorati alle proprie; ciò
è sinonimo di tolleranza e dunque di tensioni (con le loro relative conseguenze,
a lungo termine). Occorre quindi per prima cosa capire, che non vi sono idee o
ideologie perfette, inconfutabili, assolute; se qualcuno ci ha imposto, sin da
piccoli, di credere ciecamente in taluna o in talaltra idea/ideologia, ciò non
significa che in età adulta, dobbiamo continuare a farlo. Il fatto di poter
scegliere quale ideologia seguire, è sinonimo di democrazia. Il fatto invece di
capire che nessuna ideologia è migliore di un’altra, è sinonimo di saggezza ed
esperienza umana maturata nel corso dei secoli, attraverso migliaia di guerre
cruente e senza senso. È dunque dal dubbio ideologico, che può nascere una vera
fratellanza tra i popoli. Dall’ammettere a noi stessi, che in realtà siamo del
tutto ignoranti, sulle reali potenzialità positive o negative, di qualsivoglia
ideologia sociale o politica”. Fausto Intilla
.
"Arriverà un giorno in cui vi saranno solo robot ed androidi a compiere i
lavori in cui è richiesta principalmente la forza fisica, senza necessariamente
avere un elevato bagaglio di conoscenze tecniche o scientifiche inerenti al ramo
in cui si opera. Sarà il giorno in cui le case verranno costruite con
gigantesche stampanti 3D, gli artigiani e gli operai d’industria verranno
sostituiti con gli androidi e le domestiche con i ginoidi. Sarà inoltre il
giorno in cui alle gestanti verrà data l’opportunità di incrementare
l’intelligenza dei propri figli, prima o dopo la loro nascita. Quel giorno,
tutti i lavori concessi all’uomo, richiederanno un’alta specializzazione
conseguibile solo attraverso studi universitari (accessibili anche alle persone
meno abbienti, o forse addirittura gratuiti). Le specializzazioni più richieste
saranno quelle in ingegneria robotica, informatica ed elettronica. L’attuale
fase di transizione, tra un livello medio-basso di “robotizzazione sociale” ed
uno alto (con gli androidi che svolgeranno lavori oggi eseguiti dagli esseri
umani), comporta una costante crescita della disoccupazione nell’ambito dei
mestieri in cui non è richiesto un elevato grado di specializzazione; un problema
che verrà gradualmente risolto, nel corso dei decenni, con il passaggio ad un
alto livello di “robotizzazione sociale”. Le persone che non saranno in grado di
seguire un determinato percorso di specializzazione di alto livello (oppure che
semplicemente non vorranno farlo), verranno emarginate, ghettizzate; ma non
abbandonate a se stesse, come già accade oggigiorno, nelle grandi metropoli. I
ridotti costi di “produzione di massa” (dai generi alimentari sino al campo
dell’edilizia), grazie ad un alto livello di “robotizzazione sociale”,
permetteranno di contribuire alla sopravvivenza dignitosa di tale parte della
popolazione, priva di specializzazione di alto livello (risolvendo così per
buona parte il problema della criminalità). Ma vi sarà un prezzo che tale parte
dell’umanità dovrà pagare, e sarà appunto quello dell’isolamento e
dell’emarginazione". Fausto Intilla
.
“Una persona stupida potrà educare i suoi figli solo attraverso un
comportamento autoritario; ed è un fatto che occorre accettare senza potervi
porre rimedio, purtroppo. Da compatire dunque, sono quelle persone intelligenti
che confondono un comportamento autoritario con uno autorevole, privilegiando
quasi sempre quello autoritario. Molto probabilmente tali persone hanno un
limite di sopportazione piuttosto basso, altrimenti non mancherebbero mai di
comportarsi adeguatamente, anche nelle situazioni più difficili”. Fausto
Intilla
.
“Sarebbe alquanto difficile per un arrivista, passare sopra chiunque pur
di fare la classica scalata al successo e al potere, se egli provasse almeno un
poco di appagamento interiore nel fare del bene al prossimo. Alcuni ritengono
che gli arrivisti siano persone senza coscienza; in realtà la loro coscienza è
sintonizzata sullo stesso tipo di appagamento interiore delle persone più
sensibili alle sofferenze altrui, con l’unica differenza che i primi (gli
arrivisti) traggono piacere principalmente attraverso l’olfatto, il tatto, il
gusto, la vista e l’udito; mentre i secondi, traggono piacere quasi
esclusivamente attraverso gli stimoli del cuore”. Fausto Intilla
.
"Le persone tanto ingenue da credere in ciò che in ambito sentimentale
viene considerata come una vera e propria “anima gemella” (ovvero una persona
semplicemente più o meno compatibile caratterialmente con il rispettivo partner
e con il quale l’attrazione fisica risulta essere più o meno reciproca),
solitamente cercano di rimarcare l’unicità del rapporto di coppia come se questo
fosse il risultato di un evento o di una serie di eventi miracolosi voluti dal
destino. Se così fosse, l’estrema rarità di un simile evento, collocherebbe
inevitabilmente il “fatale incontro” in ambienti e circostanze del tutto
eccezionali e forse neppure esperibili nel corso di una sola vita. Ciò che
accade invece, nella vita di milioni di persone convinte di aver trovato la
famosa “anima gemella”, ha solo a che vedere con quanto di più banale e
probabile può verificarsi tra un uomo e una donna (idem per gli omosessuali,
dunque tra due persone dello stesso sesso), in qualsiasi ambiente di lavoro (a
volte è solo questione di mesi; a volte di pochi giorni). Poi ci sono quelle
persone che sostengono di aver trovato la propria “anima gemella” tramite
agenzia matrimoniale, chat-line o addirittura in una discoteca alle quattro del
mattino …magari dopo un paio di Vodka-tonic. L’ingenuità di un essere umano
adulto a volte può davvero rasentare il ridicolo; ma è proprio grazie ad essa
che riusciamo a trasformare le nostre illusioni in eventi soggettivamente unici
ed estremamente rari (anche quando oggettivamente, di unico hanno ben poco) ed
infine quindi, a dar forma a dei legami sentimentali estremamente utili al
proseguimento della nostra specie. Il bello di tutto ciò è che ognuno è libero
di scegliere se credere o meno nei miracoli. Anche le persone meno ingenue di
questo mondo, hanno il diritto di vivere le proprie illusioni; e quando sono
piacevoli, l’oggettività muore sul nascere …per non essere d’intralcio alla
felicità”. Fausto Intilla
.
“Si dice che in genere, per qualche strana legge della natura, siano
sempre quelle persone che non meritano amore, a riceverne di più. Allo stesso
tempo però, si dice anche che in amore non occorra dare per ricevere. Ma in base
a quali criteri di giudizio, possiamo stabilire se una persona meriti o meno di
essere amata? Forse in base a quelli relativi alla logica del dare per ricevere?
Bè, in tal caso incapperemmo in una spiacevole incoerenza logica, visto che in
amore non occorre dare per ricevere. Dunque, a rigor di logica, non esistono
persone meritevoli o meno di essere amate, ma solo persone che in amore, possono
ritenersi più fortunate o meno fortunate di molte altre. Oltre all'inadeguatezza
della logica del dare per ricevere, per quanto malvagio possa essere un
individuo, sfortunatamente la natura non dispone di accurate e coerenti leggi
sull’amore, in grado di bilanciare ogni cosa, dando e togliendo in funzione del
bene o del male che una persona riceve o fa ad un'altra; in tal senso essa è cieca quanto colei che ‘volve sua spera e
beata si gode’, incurante di quanto agli occhi di molti, appare del tutto
assurdo e senza senso”. Fausto Intilla .
“Nonostante il sapere umano abbia ormai raggiunto una dimensione straordinariamente grande, è sufficiente conoscerne una percentuale infinitamente piccola, per essere considerati dei ‘geni’. La persona comune, si dice in genere che conosca solo una misera percentuale del vasto sapere posseduto da una persona estremamente colta ed intelligente. Ma la matematica applicata agli infiniti parla chiaro: nel calcolo infinitesimale valori e variazioni assai piccole, sono trascurabili, rispetto all’infinitamente grande (o all’infinitamente piccolo). Attraverso la matematica dunque, applicata all’immensità del sapere umano, non è possibile fare delle distinzioni tra ‘geni’ e comuni mortali; per lei siamo tutti sulla stessa barca, quella degli ignoranti”. F.I.
.
"Se è vero che 'il libro della Natura è scritto in linguaggio matematico', l'uomo non ha fatto nient'altro che scoprire, attraverso il susseguirsi dei secoli (e dei millenni), modi sempre più evoluti e variegati di utilizzare la matematica, per cercare di dare un aspetto via via più 'convincente' alla realtà fisica in cui vive. La matematica è una dimensione insita nel DNA umano, che si è evoluta parallelamente all'evoluzione dell'uomo; le scienze (filosofia inclusa, poiché richiede una certa logica), sono dunque una conseguenza di tale dimensione presente in ogni luogo dell'Universo. Una dimensione di cui tutti gli esseri viventi più evoluti possono beneficiare (siano essi appartenenti al pianeta Terra, oppure no)". F.I.
.
“Migliaia di anni fa l’uomo incideva il suo sapere sulla pietra. Poi iniziò ad inciderlo sui papiri e nel Medioevo principalmente sulle pergamene; in questi ultimi secoli di storia invece, si passò all’utilizzo della carta. Oggi tutto il sapere umano, pilastro portante della cultura, della scienza e della tecnologia moderna, estremamente più ricco, complesso ed esteso rispetto a migliaia di anni fa, viene inciso nel nulla”. F.I. [riflessioni sul sapere umano nell'era di Internet]
.
“La nostra vita ha una durata infinitamente breve rispetto all’eternità del tempo; il nostro corpo ha un’estensione nello spazio infinitamente piccola rispetto alla vastità dell’Universo. Com'è possibile che tutto ciò non abbia alcuna influenza sul nostro ego? Se ne avesse, esso verrebbe ridimensionato in un istante; e in un istante, dalla faccia della Terra scomparirebbero guerre, fame e disperazione, per milioni e milioni di persone”. F.I.
.
"A mio parere, altruismo, bontà d'animo e rispetto del prossimo, sono qualità umane inversamente proporzionali all'estensione del nostro ego (a prescindere da qualsiasi credo religioso a cui apparteniamo; infatti anche agli atei è concesso il dono del buon senso, attraverso il quale possiamo incamminarci verso orizzonti più lontani, di impronta spirituale)". F.I.
.
"Non capisco come si possa avere una certa nostalgia per gli anni di gioventù, senza provare una certa frustrazione per l'ingenuità e l'inesperienza in ogni ambito della vita in cui eravamo coinvolti. Evidentemente chi ne ha, di nostalgia, non ha motivo di averne; visto che non ha mai avuto modo di diventare adulto". F.I.
.
“La questione fondamentale non è: ‘Riusciremmo ugualmente a vivere senza qualcuno che ci ami?’; bensì: ‘Siamo in grado di amare noi stessi , abbastanza da riuscire a sopperire alla mancanza di qualcuno che ci ami?’. Un punto di forza dunque, a volte nascosto tra i limiti di quella debolezza tipica degli esseri umani, naturale, chimica, biologica (…a volte patologica), ma che è meglio non perdere mai, altrimenti saremmo solo dei mostri”. F.I.
.
"L'importanza dell'intero operato umano va sempre rapportata a determinati intervalli di tempo (siano essi secoli oppure millenni); ciò è fondamentale per poter parlare di importanza o valore delle idee, nella storia dell'uomo. Ma nel momento in cui confrontiamo ogni scoperta scientifica, ogni cambiamento sociale o culturale, oppure ogni naturale (poiché frutto dell'evoluzione) cambiamento di paradigma rispetto a tutto ciò che siamo abituati a definire attraverso la nostra soggettiva/collettiva percezione della realtà delle cose, con l'eternità del tempo, ci accorgiamo inevitabilmente di quanto ogni cosa sia dannatamente ...relativa, inconsistente, fugace, inutile ed insensata. Cercare a tutti i costi di provare a dare un senso a tutto ciò che fondamentalmente non ha alcun senso, non aiuta di certo nessuno, nella ricerca della serenità e della felicità; anzi, porta solo alla disperazione o alla follia, nel peggiore dei casi. La soluzione migliore sta semplicemente nel trovare un modo per ingannare il tempo, con il corpo e la mente, affinché esso [il tempo] non ci permetta di soffermarci troppo a riflettere sulla sua eterna giovinezza …e sulla sua spietata incuranza per tutto ciò che accade nell’Universo". F.I.
.
“A sei mesi di vita compresi la differenza tra un corpo solido ed uno liquido; a tre anni pensavo che il mondo fosse fatto solo di materia allo stato solido oppure liquido. A sei anni qualcuno mi fece osservare che esiste anche la materia allo stato gassoso (seppur invisibile ad occhio nudo, in molti casi). A otto anni scoprii che esiste qualcosa di totalmente invisibile, in grado di scaldare gli ...oggetti, chiamato calore. A 12 anni qualcuno mi fece osservare che per produrre calore ci vuole energia; senza tuttavia spiegarmi che cos’è l’energia. Malgrado ciò, a 16 anni scoprii che tutta la materia, non è altro che una forma complessa di energia; ma ancora non mi era chiaro cosa fosse l’energia. Qualche anno dopo capii che forse, l’energia, altro non è che una forma complessa d’informazione. A tal punto illusione e realtà fisica, nella mia mente, smisero di essere considerate come due cose ben distinte …e scoprii la leggerezza”. F.I.
.
“Per quanto una persona possa essere ignorante, il suo vissuto potrebbe essere più ricco d’esperienze rispetto a quello di una persona molto più colta e intelligente; quindi, se quest’ultima è in grado di trarre, analizzare ed elaborare il maggior numero di informazioni da tali esperienze, potrà apprendere qualcosa di utile sulla vita, anche da una persona che apparentemente potrebbe sembrare poco interessante. Si può diventare saggi anche attraverso l’analisi delle esperienze altrui; basta non avere mai pregiudizi nei confronti di chi le espone”. F.I.
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.
“Per quanto una persona possa essere ignorante, il suo vissuto potrebbe essere più ricco d’esperienze rispetto a quello di una persona molto più colta e intelligente; quindi, se quest’ultima è in grado di trarre, analizzare ed elaborare il maggior numero di informazioni da tali esperienze, potrà apprendere qualcosa di utile sulla vita, anche da una persona che apparentemente potrebbe sembrare poco interessante. Si può diventare saggi anche attraverso l’analisi delle esperienze altrui; basta non avere mai pregiudizi nei confronti di chi le espone”. F.I.
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"Se il destino fatica a darti dei problemi, significa che non ha intenzione di farti apprendere nulla di nuovo, attraverso le esperienze della vita. In tal caso si è dunque delle persone che in molti potrebbero ritenere fortunate (poiché prive di problemi). Ma una persona fortunata con una mente assai debole nel risolvere i problemi della vita (a causa dell’inesperienza), nei momenti in cui il fato smette di sorridergli, non potrà far altro che diventare sempre meno fortunata; mentre coloro che nella vita di fortuna ne hanno sempre avuta ben poca, perlomeno (…nella sfortuna) hanno la fortuna di essere in grado di risolvere (…grazie all’esperienza), se non tutti, almeno buona parte dei problemi più seri (ossia quelli che se risolti, non ci portano a considerarci delle persone fortunate, ma semplicemente serene e in armonia con quanto il destino ha potuto offrirci)". F.I.
.
“Essere consapevoli che la strada che si sta percorrendo è quella sbagliata e continuare ugualmente a percorrerla, per seguire chi amiamo. È la scelta di chi non ha più la forza di lottare, per cercare di salvare un’anima inquieta, che il fato gli ha imposto di amare. Chi sceglie la strada più semplice, rinuncia ad un amore malato per salvare se stesso ; per donare altro tempo prezioso ad un corpo la cui anima non troverà mai pace, finché non avrà capito che l’amore è un inno alla vita e non una semplice illusione tra due menti affini ma al contempo lontane”. F.I.
.
“Disporre dell’energia fisica di un leone e fare l’amore con la leggerezza di una piuma e l’agilità di un gatto; non chiedere mai, ma attendere che colei che ti ama, si conceda per darti l’illusione che sia in cerca del piacere sessuale, mentre in realtà compie soltanto un atto d’amore. Lasciare che siano i preliminari ad annullare il tempo, affinché svanisca la percezione del suo scorrere, per lasciare il posto ad un istante interminabile in cui si fondano tra loro respiri, sensi ed emozioni. Se alla base di tutto ciò vi è un sentimento sincero e reciproco, esso non potrà far altro che accrescere; se invece è assente oppure non corrisposto, significa che state solo perdendo tempo; in tal caso accontentatevi solo del piacere sessuale, poiché sarà l’unica cosa che potrete ottenere”. F.I.
.
"I problemi esistenziali in ambito filosofico, sono veleno per il progresso e l'evoluzione dell'intera umanità ...ma una buona dose di veleno forse ci avrebbe fatto comodo; invece di continuare a sfornare nuove idee per cercare di porre rimedio a quelle che il tempo ha rivelato essere tutt'altro che buone, a passo di lumaca, avremmo sfornato direttamente quelle buone. Quando non vi è alcun premio alla fine della corsa, ma solo l'aggiunta di problemi ancora più seri, sarebbe opportuno decelerare e osservare attentamente i propri passi, al fine di correggerne costantemente la direzione; in tal modo i traguardi non saranno mai ottimali, ma perlomeno evitiamo che siano disastrosi.Tutto ciò che mette in dubbio il valore della vita sulla Terra (umana e non), può essere considerato veleno (che a ben vedere però, è un ottimo inibitore del progresso sempre più accelerato ed esponenziale in ogni ambito dell'attività umana). Quanto più è rapido il progresso scientifico-tecnologico, tanto più diviene pericoloso per la nostra stessa sopravvivenza. Per fare un esempio, basti pensare in ambito medico-farmaceutico a come si sia rivelato dannoso l’uso indiscriminato di antibiotici, protrattosi nel tempo per decenni. L’urgenza di curare a tutti i costi, di salvare a tutti i costi delle vite umane, ci ha fatto compiere dei passi falsi; continuiamo ad essere tutti delle cavie per il progresso scientifico, poiché crediamo tutti nell’indiscutibile ed incommensurabile valore della vita umana (…ed è proprio questo a fregarci in partenza)". F.I.
.
“Essere consapevoli che la strada che si sta percorrendo è quella sbagliata e continuare ugualmente a percorrerla, per seguire chi amiamo. È la scelta di chi non ha più la forza di lottare, per cercare di salvare un’anima inquieta, che il fato gli ha imposto di amare. Chi sceglie la strada più semplice, rinuncia ad un amore malato per salvare se stesso ; per donare altro tempo prezioso ad un corpo la cui anima non troverà mai pace, finché non avrà capito che l’amore è un inno alla vita e non una semplice illusione tra due menti affini ma al contempo lontane”. F.I.
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“Disporre dell’energia fisica di un leone e fare l’amore con la leggerezza di una piuma e l’agilità di un gatto; non chiedere mai, ma attendere che colei che ti ama, si conceda per darti l’illusione che sia in cerca del piacere sessuale, mentre in realtà compie soltanto un atto d’amore. Lasciare che siano i preliminari ad annullare il tempo, affinché svanisca la percezione del suo scorrere, per lasciare il posto ad un istante interminabile in cui si fondano tra loro respiri, sensi ed emozioni. Se alla base di tutto ciò vi è un sentimento sincero e reciproco, esso non potrà far altro che accrescere; se invece è assente oppure non corrisposto, significa che state solo perdendo tempo; in tal caso accontentatevi solo del piacere sessuale, poiché sarà l’unica cosa che potrete ottenere”. F.I.
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"I problemi esistenziali in ambito filosofico, sono veleno per il progresso e l'evoluzione dell'intera umanità ...ma una buona dose di veleno forse ci avrebbe fatto comodo; invece di continuare a sfornare nuove idee per cercare di porre rimedio a quelle che il tempo ha rivelato essere tutt'altro che buone, a passo di lumaca, avremmo sfornato direttamente quelle buone. Quando non vi è alcun premio alla fine della corsa, ma solo l'aggiunta di problemi ancora più seri, sarebbe opportuno decelerare e osservare attentamente i propri passi, al fine di correggerne costantemente la direzione; in tal modo i traguardi non saranno mai ottimali, ma perlomeno evitiamo che siano disastrosi.Tutto ciò che mette in dubbio il valore della vita sulla Terra (umana e non), può essere considerato veleno (che a ben vedere però, è un ottimo inibitore del progresso sempre più accelerato ed esponenziale in ogni ambito dell'attività umana). Quanto più è rapido il progresso scientifico-tecnologico, tanto più diviene pericoloso per la nostra stessa sopravvivenza. Per fare un esempio, basti pensare in ambito medico-farmaceutico a come si sia rivelato dannoso l’uso indiscriminato di antibiotici, protrattosi nel tempo per decenni. L’urgenza di curare a tutti i costi, di salvare a tutti i costi delle vite umane, ci ha fatto compiere dei passi falsi; continuiamo ad essere tutti delle cavie per il progresso scientifico, poiché crediamo tutti nell’indiscutibile ed incommensurabile valore della vita umana (…ed è proprio questo a fregarci in partenza)". F.I.
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