C'è un progetto singolare, rivolto a sperimentare una nuova terapia per i disturbi psicologici come la depressione, le forme di ansia gravi, gli attacchi di panico. E' nato presso il Dipartimento di neuroscienze dell'Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, in stretta collaborazione con la sezione italiana di Iahv , una organizzazione non governativa (Ong) internazionale che opera nell'ambito della salute con interventi nei quali la metodica Sky ha sempre un ruolo importante, metodica che consiste in un protocollo di tecniche di respirazione abbinate a semplici posizioni yoga e a una rilettura moderna della conoscenza yogica della natura della mente. Le neuoroscienze, quindi, un'area di ricerca che in questi ultimi anni sta ottenendo grandi risultati sperimentali, si incontra con lo yoga. Lo fa costituendo dei piccoli gruppi di pazienti che, in incontri periodici, una volta alla settimana, pratica alcuni particolari esercizi yoga, quelli che, con modalità diverse, sono basati su tecniche di respirazione. Prima di iniziare gli incontri le persone sono soggette a delle visite mediche e a dei colloqui. Non solo prima ma anche durante il periodo in cui si svolgono le sedute yoga. Queste pratiche, poi, non escludono che i pazienti siano soggetti a terapie farmacologiche. Quindi, una vera e propria confluenza di due tecniche diverse.Per parlare di questo progetto abbiamo intervistato quattro curatori del progetto stesso.Sono Roberto Sanlorenzo, biologo, responsabile per l'Italia delle applicazioni e della ricerca medico scientifica sulle metodiche Sky; Ravi Shankar, oggi uno dei maestri yoga più autorevoli a livello mondiale; Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano; Nicola Montano, professore associato di medicina interna e ricercatore nel campo controllo nervoso del sistema cardiovascolare.
Per chi fosse interessato ad approfondire le applicazioni terapeutiche della metodica Sky per disturbi psicologici: www.iahv-italia.org.