Fonte: Le Scienze
Le eccezionali doti di questo materiale potrebbero essere sfruttate in modo conveniente nelle applicazioni elettroniche. La possibilità di metamateriali bidimensionali - ovvero costituiti da uno strato monoatomico - è stata proposta dai ricercatori del Department of Electrical and Systems Engineering dell'Università della Pennsylvania, secondo uno schema che prevede l'utilizzo di grafene.
Lo studio dei metamateriali è un campo interdisciplinare tra scienza e ingegneria che è cresciuto notevolmente in anni recenti: esso si basa sull'idea che i materiali possano essere progettati in modo che le loro proprietà ondulatorie siano determinate non solo dal materiale di cui sono costituite, ma anche dalla disposizione, dalla forma e dalle dimensioni delle irregolarità, note anche come inclusioni o “meta-molecole”, che sono presenti nel materiale “ospite”.
“Calibrando le proprietà delle inclusioni, così come la loro forma e densità, è possibile ottenere proprietà d'insieme che difficilmente si trovano in natura”, ha commentato Nader Engheta che ha guidato la ricerca e firmato l'articolo di resoconto sulla rivista Science.
Queste proprietà inusuali hanno a che fare generalmente con la manipolazione delle onde elettromagnetiche o di quelle acustiche; in questo caso si tratta delle onde nell'infrarosso. Del cambiamento di forma, velocità e direzione di questo tipo di onde si interessa un sottocampo della disciplina noto come “ottica di trasformazione” e può trovare applicazione in molti ambiti, dalle telecomuniczioni all'elaborazione dei segnali.
Engheta e colleghi hanno ora mostrato come l'ottica di trasformazione possa essere ottenuta utilizzando il grafene, un “foglio” di atomi di carbonio di spessore monoatomico.
Molti ricercatori, tra cui quelli della Penn University, hanno cercato in anni recenti di sviluppare nuovi metodi di produzione e manipolazione del grafene, poiché le sue eccezionali doti di conducibilità potrebbero essere sfruttate in modo conveniente nelle applicazioni elettroniche. L'interesse di Engheta e colleghi era focalizzato sulla capacità del graenene di trasportare e "guidare" le onde elettromagnetiche oltre alle cariche elettriche.In quest'ultimo studio, si è dimostrato come l'applicazione di una tensione elettrica al foglio di grafene possa cambiare sia la conducibilità elettrica, sia la trasmissione delle onde elettromagnetiche realizzando in sostanza un'ottica di trasformazione. (fc)
Lo studio dei metamateriali è un campo interdisciplinare tra scienza e ingegneria che è cresciuto notevolmente in anni recenti: esso si basa sull'idea che i materiali possano essere progettati in modo che le loro proprietà ondulatorie siano determinate non solo dal materiale di cui sono costituite, ma anche dalla disposizione, dalla forma e dalle dimensioni delle irregolarità, note anche come inclusioni o “meta-molecole”, che sono presenti nel materiale “ospite”.
“Calibrando le proprietà delle inclusioni, così come la loro forma e densità, è possibile ottenere proprietà d'insieme che difficilmente si trovano in natura”, ha commentato Nader Engheta che ha guidato la ricerca e firmato l'articolo di resoconto sulla rivista Science.
Queste proprietà inusuali hanno a che fare generalmente con la manipolazione delle onde elettromagnetiche o di quelle acustiche; in questo caso si tratta delle onde nell'infrarosso. Del cambiamento di forma, velocità e direzione di questo tipo di onde si interessa un sottocampo della disciplina noto come “ottica di trasformazione” e può trovare applicazione in molti ambiti, dalle telecomuniczioni all'elaborazione dei segnali.
Engheta e colleghi hanno ora mostrato come l'ottica di trasformazione possa essere ottenuta utilizzando il grafene, un “foglio” di atomi di carbonio di spessore monoatomico.
Molti ricercatori, tra cui quelli della Penn University, hanno cercato in anni recenti di sviluppare nuovi metodi di produzione e manipolazione del grafene, poiché le sue eccezionali doti di conducibilità potrebbero essere sfruttate in modo conveniente nelle applicazioni elettroniche. L'interesse di Engheta e colleghi era focalizzato sulla capacità del graenene di trasportare e "guidare" le onde elettromagnetiche oltre alle cariche elettriche.In quest'ultimo studio, si è dimostrato come l'applicazione di una tensione elettrica al foglio di grafene possa cambiare sia la conducibilità elettrica, sia la trasmissione delle onde elettromagnetiche realizzando in sostanza un'ottica di trasformazione. (fc)
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