giovedì 16 febbraio 2012

Wave Hub: generare energia dal moto ondoso.

Fonte: Cordis
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Due dei quattro ancoraggi al sito in mare aperto di test per l'energia marina connesso alla rete e finanziato dall'UE sono stati ora occupati. Wave Hub, situato al largo della costa della Cornovaglia nel Regno Unito, è il più grande sito per test di questo tipo al mondo. Esso è supportato con 23 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell'ambito del suo obbiettivo Convergenza, che si concentra sul supporto dello sviluppo economico integrato sostenibile e la creazione di posti di lavoro sostenibili.

Wave Hub fornisce un'infrastruttura condivisa in mare aperto per la dimostrazione e il test di schieramenti di dispositivi per la generazione di energia dal moto ondoso per prolungati periodi di tempo. Situato 16 chilometri al largo della costa, esso è composto da un centro elettrico sul fondo del mare a cui possono essere connessi i dispositivi per l'energia del moto ondoso. Sono disponibili in affitto quattro ancoraggi separati, ciascuno con una capacità compresa tra 4 MW e 5 MW. Tutti assieme, questi quattro ancoraggi hanno una capacità equivalente alle necessità di elettricità di oltre 7000 abitazioni.

L'ultima azienda a salire a bordo e a prendere parte a Wave Hub è l'azienda irlandese OceanEnergy Limited. Essi si uniscono a Ocean Power Technologies (OPT), con sede nel Regno Unito e Stati Uniti, che ha già firmato un atto di impegno a dislocare il proprio dispositivo PowerBuoy al Wave Hub.

Negli ultimi tre anni, OceanEnergy ha testato un prototipo in scala uno a quattro della sua OE Buoy nella baia di Galway in Irlanda. Questi test hanno ricevuto un impulso in quanto parte del progetto finanziato dall'UE CORES ("Components for ocean renewable energy systems"), finanziato in parte da oltre 4,5 milioni di euro nell'ambito di una sovvenzione del tema "Energia" del Settimo programma quadro (7° PQ).

Ora i test sulla OE Buoy verranno eseguiti al Wave Hub, che è essenzialmente una gigantesca "presa di corrente" sul fondo del mare connessa alla rete nazionale a terra per mezzo di un cavo sottomarino che pesa 1.300 tonnellate ed è lungo 25 km.

La OE Buoy utilizza il principio della colonna d'acqua oscillante. Quando le onde entrano nella camera sottomarina, esse spingono l'aria attraverso una turbina in superficie e generano elettricità. Quando le onde si ritirano, esse creano un vuoto, aspirando l'aria nuovamente attraverso la turbina. La tecnologia impiegata significa che la turbina gira ininterrottamente, indipendentemente dalla direzione del flusso d'aria. Ciò migliora l'efficienza e richiede che vi sia una sola parte in movimento, minimizzando così i costi di manutenzione.

Máire Geoghegan-Quinn, Commissario per la ricerca, l'innovazione e la scienza, ha visitato la OE Buoy nel novembre del 2010 durante il progetto CORES.

Claire Gibson, direttore generale di Wave Hub, ha commentato il noleggio del secondo ancoraggio: "Io ho il piacere di confermare il nostro partenariato con OceanEnergy Limited e non vedo l'ora di assisterli nella loro sistemazione presso il Wave Hub nei prossimi mesi. OceanEnergy ha completato tre anni di test del prototipo in condizioni di mare agitato ed è pronto a compiere il passo successivo con Wave Hub e con un dispositivo a grandezza naturale. Se i test avranno successo, noi ci aspettiamo di vedere OceanEnergy schierare una serie di dispositivi a Wave Hub. Supportando lo schieramento di OceanEnergy, noi possiamo ora testare pienamente le nostre procedure operative e creare il processo per ottenere una Licenza marittima. Questo supporterà e accelererà ulteriori sviluppi al Wave Hub."

Con lunghe sezioni della linea costiera che si affacciano direttamente sull'Oceano Atlantico, il Regno Unito e l'Irlanda sono entrambi in una buona posizione per promuovere lo sviluppo dell'energia dalle onde, poiché le tempeste distanti nell'Atlantico generano onde che alla fine raggiungono queste coste.

Utilizzare l'energia contenuta in queste onde può mettere a disposizione una fonte sicura di elettricità ecologica per molti anni a venire, una fonte che non emette gas serra inquinanti nella già intasata atmosfera della Terra. Supportare e incoraggiare questo tipo di tecnologia è essenziale se l'EU vuole riuscire a centrare il suo obbiettivo di ricavare il 20% delle sue necessità energetiche da fonti rinnovabili entro il 2020.

La tecnologia del moto ondoso è ancora relativamente giovane e, allo scopo di far progredire questi sistemi fino a una completa realizzazione su vasta scala, è necessario riuscire a svilupparli in unità adatte alla produzione di massa.

Phil Prendergast, membro irlandese del Parlamento europeo (MEP) del Gruppo dell'alleanza progressista di Socialisti & Democratici (S&D), ha elogiato il supporto dato dal 7° PQ ai test della OE Buoy e ha commentato i benefici generali che il partenariato tra OceanEnergy e Wave Hub porterà: "L'UE ha fornito oltre 1,4 milioni di euro ai partecipanti irlandesi che hanno collaborato alla ricerca e sviluppo su questo prodotto di livello mondiale. L'investimento sta chiaramente dando i suoi frutti, poiché questo, e altri progetti simili, hanno prodotto risultati tangibili che porteranno benefici a tutta l'Europa. L'accordo OceanEnergy rappresenta un trionfo anche per il settore della ricerca e sviluppo dell'Irlanda, in particolare alla luce delle recenti proposte per il nuovo programma di R&S dell'Europa, Orizzonte 2020."
Per maggiori informazioni, visitare:

OceanEnergy:
http://www.oceanenergy.ie/
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