giovedì 9 luglio 2015

Fosforo nero, 'l’erede' del silicio nei computer del futuro: Potrebbe diventare il 'cuore' dei nuovi transistor.

Fonte: ANSA Scienze
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Il fosforo nero potrebbe diventare per l'elettronica il silicio del futuro e diventare il 'cuore' dei nuovi transistor. Fa parte della nuova generazione di materiali sottilissimi e a due dimensioni arrivati dopo la scoperta del grafene. Con il materiale delle meraviglie condivide lo spessore di un atomo e la struttura a nido d'ape che gli conferiscono straordinarie proprietà.

Su Nature Communications, uno studio condotto in Canada dalle università McGill e di Montréal mostra che quando gli elettroni si muovono in un foglio di fosforo nero, lo fanno solo in due dimensioni senza disperdere energia e questo è la base per superare una delle grandi sfide dell'elettronica: la progettazione di transistor ad alta efficienza energetica. ''I transistor sono più efficienti quando sono sottili, con gli elettroni che si muovono solo in due dimensioni'', spiega uno degli autori, Thomas Szkopek, dell'università della McGill.

''Niente è più sottile - aggiunge - di un singolo strato di atomi''. Chiamato anche fosforene, il fosforo nero fa parte della famiglia di materiali a due dimensioni simili al grafene, che per le straordinarie proprietà, dalla conduzione elettrica, trasparenza, alla resistenza al calore, sono destinati a rivoluzionare molti settori, a partire dall'elettronica. Secondo Szkopek i progettisti dei futuri transistor useranno diversi materiali dello spessore di un atomo: un semiconduttore ideale, un metallo ideale, ed un materiale non conduttivo. Il fosforo nero, dice, è sicuramente il materiale semiconduttore ideale. ''Siamo ancora lontani dal riuscire a fabbricare un transistor dello spessore di un atomo ma ora - rileva Szkopek - abbiamo fatto un passo in avanti in questa direzione''. 

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