mercoledì 16 gennaio 2013

"Fiocchi" microscopici di grafene, per decontaminare l'acqua da materiale radioattivo.

Fonte: Sci-X
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I ricercatori della Rice University e l’Università Statale Lomonosov di Mosca hanno trovato che l’ossido di grafene ha una notevole capacità di rimuovere rapidamente il materiale radioattivo da acqua contaminata. La collaborazione tra gli scienziati ha stabilito che fiocchi microscopici di grafene, dello spesore di un atomo, si legano rapidamente a radionuclidi naturali e artificiali e li condensano nel solido. I fiocchi sono solubili in liquidi e facilmente producibili in massa. I risultati sperimentali sono stati riportati nella rivista della Royal Society of Chemistry, “Physical Chemistry Chemical Physics”. http://pubs.rsc.org/en/Content/ArticleLanding/2013/CP/C2CP44593J
La scoperta, hanno detto, potrebbe essere di aiuto nelle operazioni di decontaminazione di zone colpite da radiazioni nucleari. Potrebbe anche essere impiegata per la pulizia delle acque di scarico contenenti oli o terre rare. .
La grande superficie dell’ossido di grafene determina la sua capacità di assorbire le tossine, ha detto lo scienziato Kalmykov . "Quindi, le proprietà elevate di ritenzione non sono sorprendenti per noi," ha detto. "Ciò che è sorprendente è la velocissima cinetica dell’ assorbimento, che è la chiave per questo uso dell’ossido di grafene”.
Il laboratorio ha testato l’ossido di grafene sintetizzato alla Rice con rifiuti nucleari simulati, contenenti uranio, plutonio e sostanze come sodio, calcio, che potevano influire negativamente sull’assorbimento. Ciononostante, l’ossido di grafene si è dimostrato molto migliore delle argille di bentonite e dei carboni granulari attivati, comunemente usati nella ‘pulizia’ nucleare. L’ossido di grafene ha coaugulato le sostanze di rifiuto in pochi minuti, aggregando rapidamente le peggiori sostanze tossiche. Il processo ha lavorato in una gamma di valori pH.

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