lunedì 5 agosto 2013

Cancro: scoperti i geni indispensabili per scatenare e alimentare la malattia, e le prime armi capaci di neutralizzarli.

Dopo la mappa genetica dei tumori, sono stati individuati i geni killer, indispensabili alla malattia per svilupparsi (fonte: Anna Lasorella, MD/Columbia University Medical Center)
Fonte: ANSA Scienze
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Si volta pagina nella lotta contro il cancro, grazie alla scoperta dei geni indispensabili per scatenare e alimentare la malattia, e con le prime armi capaci di neutralizzarli.
Il risultato, che apre concretamente la strada a cure anticancro su misura, riguarda il più comune e aggressivo tumore del cervello, il glioblastoma multiforme, ed è pubblicato sulla rivista Nature Genetics.
La ricerca è stata condotta dal gruppo della Columbia University di New York guidato dall’italiano Antonio Iavarone, che ha lasciato l’Italia molti anni fa denunciando un caso di nepotismo.

Da tempo era stata ottenuta la mappa genetica di numerose forme di tumore, come quelli di polmone, intestino, seno e prostata, e adesso per la prima volta diventa possibile individuare, all’interno di queste mappe, i geni davvero pericolosi, quelli indispensabili al cancro per sopravvivere: scoprirli significa avere bersagli preziosi contro i quali scatenare i farmaci e fare un passo decisivo verso cure personalizzate. ‘’Nel nostro studio abbiamo scoperto che, grazie alla comprensione delle alterazioni genetiche presenti in un singolo tumore, per circa il 15% dei pazienti potrebbero essere disponibili farmaci già esistenti’’, ha detto all’ANSA Iavarone, che ha condotto la ricerca con un’altra italiana, Anna Lasorella. ‘’Ricerche come queste – ha aggiunto – sono tanto più importanti in quanto si concentrano su tumori per i quali non ci sono terapie efficaci, come i tumori maligni del cervello’’.

La scoperta conferma l’appello recentemente lanciato negli Stati Uniti dagli oncologi per cancellare la parola ‘’tumore’’: ‘’è una richiesta – ha proseguito Iavarone - che parte dal fatto che ogni caso di tumore è diverso dall’altro e può avere una possibilità terapeutica in alcuni casi immediatamente possibile’’.

Non esiste più quindi il tumore, ma una miriade di malattie causate da altrettante alterazioni genetiche dalle quali dipendono completamente. ‘’Non basta avere la lista dei geni legati a un tumore: bisogna individuare quelli dai quali la malattia dipende come da una droga’’, ha osservato il ricercatore. ‘’Colpirli – ha aggiunto – significa far collassare il tumore’’ e per ognuno di essi è possibile sperimentare un farmaco diverso, fra quelli già disponibili sul mercato. Ciò significa anche poter abbreviare i tempi della sperimentazione, poiché i farmaci sul mercato hanno già superato le prove relative alla sicurezza.

Gli strumenti per andare a caccia dei geni killer arrivano dalla bioinformatica, grazie all’algoritmo progettato da Raul Rabadan, sempre della Columbia University. Una volta individuati, la loro funzione viene studiata nelle cellule staminali tumorali prelevate dal paziente.
Questo permette di sperimentare farmaci antitumorali oggi disponibili contro i bersagli giusti, una volta trasferite nei topi le staminali tumorali prelevate dai pazienti. In questo modo è possibile verificare se la terapia individuata è davvero efficace.
Tutto è ancora ad un livello sperimentale e la strada appena all’inizio, ma di sicuro è stata aperta una via nuova, una ‘roadmap’’ nella lotta ai tumori, come la definiscono gli stessi ricercatori.

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