lunedì 30 settembre 2013

Batterie al sale (cloruro di sodio), per accumulare energia solare.

La batteria SoNick (Fiamm)
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Arriva dall'umile sale da cucina, l'NaCl (cloruro di sodio) opportunamente miscelato con nichel, una soluzione ai problemi energetici dei prossimi anni. L'idea è tanto semplice, quanto ingegnosa: «generare energia grazie alla luce del sole e poi accumularla con batterie al sale». Ed è quanto sta mettendo in atto Fiamm. La società di origine vicentina, fondata nel 1942 che oggi occupa 3300 dipendenti in 60 Paesi del mondo, famosa per la produzione di batterie e sistemi elettronici per auto.

BATTERIE AL SALE - «Stiamo lavorando a questi nuovi dispositivi di accumulazione dal 2005», precisa Nicola Cosciani Ceo di Fiamm Energy Storage Solutions, «le batterie al sale offrono nuove opportunità per lo stoccaggio di energia». Risolvendo così il problema presente nelle fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici ed eolici: «Quello della produzione discontinua, legata a variazioni climatiche e all'alternanza giorno, notte». Grazie a questa innovativa tecnologia si creano isole energetiche autonome, efficienti dal punto di vista energetico perché consentono di gestire in modo autonomo e «verde» quanto prodotto.

ZERO EMISSIONI - Gli accumulatori SoNick, in gergo tecnico si chiamano «sodio cloruro di nichel», presentano le dimensioni di una batteria tradizionale, ma con notevole capacità di immagazzinamento e soprattutto con un basso impatto ambientale. «Zero emissioni, assenza di prodotti pericolosi e tossici e materiali cento per cento riciclabili come acciaio inox, nickel, ferro, sale e ceramica», continua Cosciani, «fanno di questi accumulatori la soluzione ideale per progetti abbinati alle rinnovabili».

ISOLA ENERGETICA - La prima isola energetica europea Fiamm Energy Oasis con batterie al sale, è installata da giugno 2011 nello stabilimento Fiamm di Almisano (Vicenza). Produce energia da celle fotovoltaiche per circa 200 mila kWh sufficiente al fabbisogno annuo di 40-50 famiglie. L'impianto, realizzato in collaborazione con Galileia, spin-off dell'università di Padova, Terni Energia Spa ed Elettronica Santerno (gruppo Carraro) prevede che il sistema di accumulo modulare con batterie al sale immagazzini il 40% dell'energia prodotta e la renda disponibile quando richiesto. L'isola di Almisano consente una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 106 tonnellate annue.

IN GUYANA - Non solo. Fiamm si è da poco aggiudicata un importante commessa con Ansaldo Sistemi Industriali nella Guyana francese. Si chiama Toucan Project, già in fase di realizzazione sarà consegnato chiavi in mano entro luglio 2014. Fiamm fornirà cinque unità container per un totale di 288 accumulatori, in grado di offrire una capacita di immagazzinamento di 4.500 kWh. Il sistema energetico sarà collegato ai pannelli fotovoltaici dell'impianto di Montsinery, nell'entroterra. «L'obiettivo è immagazzinare l'energia diurna, per rilasciarla poi nelle ore notturne coprendo il fabbisogno di migliaia di famiglie». La tecnologia delle batterie al sale viene impiegata con successo anche nel settore della trazione elettrica. Nel nostro Paese, l'azienda vicentina che fattura 540 milioni di euro, equipaggia già i veicoli Iveco.
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Un articolo di:
Umberto Torelli  

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