Fonte: ANSA Scienze
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Il 'kit della vita' è stato generato in provetta con l'aiuto del Sole e dei meteoriti. Un esperimento italiano ha prodotto i mattoni che costituiscono le cellule esponendo i meteoriti a un flusso di particelle ad alta energia paragonabile a quello emesso dalla nostra stella e chiamato vento solare.Il 'soffio' del vento solare
Il risultato, in via di pubblicazione sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), dimostra che i mattoni della vita potrebbero essersi formati nel cosmo, sui meteoriti, grazie all'azione del vento solare. Si deve al gruppo coordinato dal chimico organico Raffaele Saladino, dell'università della Tuscia, e dal genetista molecolare Ernesto Di Mauro, dell'università Sapienza di Roma, che hanno lavorato in collaborazione con il centro russo di Astrobiologia a Dubna.
Oltre cento molecole ottenute in laboratorio
I ricercatori hanno ottenuto oltre 100 molecole ''fra le quali componenti principali della cellula e per la prima volta in esperimenti di questo tipo - sottolinea Saladino - anche i nucleosidi, nei quali le base nucleiche che costituiscono il materiale genetico sono legate a uno zucchero''. Sono stati inoltre ottenuti i mattoni delle proteine (ossia gli amminoacidi), gli zuccheri, gli acidi coinvolti nei cicli del metabolismo (carbossilici) e molecole (come i lipidi) che assemblandosi posso formare una membrana cellulare.
L'esperimento
L'esperimento è stato condotto nell'Istituto Congiunto di Ricerca Nucleare di Dubna Jinr (Mosca), ''l'equivalente del Cern per i Paesi asiatici'' spiega Saladino. Gli acceleratori dell'istituto, aggiunge, ''riproducono fasci di protoni ad alta energia che sono i principali costituenti della radiazione cosmica e del vento solare, una forma di energia che permea costantemente il nostro sistema planetario''.
In laboratorio i ricercatori hanno impregnato frammenti di meteoriti con la formammide, un composto costituito da idrogeno, carbonio, ossigeno e azoto, recentemente osservato in enormi nubi presenti nella zona abitabile della nostra galassia. Quindi li hanno esposti ai fasci di particelle che imitano il vento solare ed hanno osservato così la formazione delle sostanze presenti nelle cellule.
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