sabato 10 ottobre 2015

Dolore neuropatico: si aprono nuove prospettive analgesiche.

Fonte: Rainews.it
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Nella "corteccia cingolata anteriore", quella parte della corteccia cerebrale posta nei lobi frontali, avvengono fenomeni molto importanti, per noi umani. Lì, in quel recesso del nostro capo, vengono processati tutti gli "allarmi" che giungono al cervello dall'apparato sensoriale; tra questi: il dolore, in tutte le sue diverse forme. Analizzando le funzioni e le reazioni della corteccia cingolata in relazione al dolore, una équipe di studiosi del Montreal Neurological Institute and Hospital, presso il MUHC della McGill University - inserendosi in un filone di ricerca molto vivo e frequentato - ha perfezionato le conoscenze correnti circa il ruolo decisivo giocato, nel dolore neuropatico, dai cosiddetti "canali HCN" (Hyperpolarization-activated cyclic nucleotide-gated). Che cosa sono gli HCN? Si tratta di speciali proteine che, trovandosi al di qua e al di là della membrana cellulare dei tessuti cerebrali e cardiaci, permettono la trasmissione di segnali chimico-fisici attraverso tale barriera. Sono parte integrante e decisiva, per dirla in modo elementare, della "rete di trasmissione" del dolore. Effetto analgesico Il gruppo di ricercatori canadese ha scoperto che, riducendo la reattività della corteccia cingolata anteriore col blocco delle funzioni di tali proteine, si ottiene un sensibilissimo effetto analgesico. "È una prospettiva molto promettente nella terapia del dolore", sostiene Philippe Séguéla, professore di neurologia e neurochirurgia e prima firma della ricerca. Pubblicato dalla rivista "Journal of Neuroscience" - Peripheral Neuropathy Induces HCN Channel Dysfunction in Pyramidal Neurons of the Medial Prefrontal Cortex - contiene anche altre precisazioni interessanti. "Neuroimaging" Recenti studi, basati sulla rappresentazione per immagini del cervello (Neuroimaging, in inglese), hanno evidenziato il ruolo delle regioni prefrontali del cervello nel dolore neuropatico. E hanno dimostrato come, a influenzare la percezione del dolore, contribuiscano fattori psicologici, cognitivi ed emotivi. Il dolore è penalizzante La "corteccia cingolata anteriore" è anche un centro fondamentale per le funzioni cognitive legate alla memoria e alle funzioni affettive che fondano i sentimenti e le emozioni. I pazienti che soffrono di dolore cronico, infatti, patiscono anche un progressivo deterioramento della loro memoria operativa, hanno difficoltà a concentrarsi e possono soffrire di depressione e ansia. "I nostri risultati" conclude il professor Séguéla "aprono nuove porte alla ricerca per il trattamento dei sintomi debilitanti collegati al dolore cronico". Speriamo che abbia ragione.

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