FONTE
Grazie ad una proteina fluorescente è possibile visualizzare in vivo l'attività neuronale di animali da laboratorio.
Grazie al lavoro di un team internazionale di neuroscienziati, coordinato da Mazahir Hasan del Max Planck Institute for Medical Research di Heidelberg, è stato possibile visualizzare in vivo singoli potenziali d'azione di neuroni di animali di laboratorio. Questo si è reso possibile grazie a un metodo innovativo di inserimento di proteine fluorescenti nel cervello mediante vettori virali genetici.Il metodo consente nell'osservare, con un microscopio a due fotoni, quando e quali neuroni entrano in comunicazione fra loro e, data la durata di alcuni mesi delle proprietà di fluorescenza di queste proteine, rende possibile il monitoraggio dell'attività cerebrale per periodi sufficienti a indagare l'esordio di disturbi neurodegenerativi quali Parkinson, Alzheimer, corea di Huntignton e anche il normale processo di invecchiamento cognitivo.In passato i potenziali d'azione dei neuroni erano rilevabili soltanto attraverso microelettrodi impiantati nel cervello delle cavie. I risultati dello studio sperimentale sono stati pubblicati su Nature Methods.Hasan, in una nota stampa del Max Plank Institute, ha spiegato che "Con questo metodo saremo anche in grado di comprendere come il cervello umano regola complessi processi di pensiero e come, ad esempio, trasforma numerose impressioni sensoriali in memorie a lungo termine".
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