mercoledì 19 novembre 2008

Conservare le cellule della pelle contro la vecchiaia

Riportare indietro l'eta' della pelle usando le proprie cellule under 30. Basta congelarle in tempo per utilizzarle quando arrivano le rughe. Saranno le stesse cellule - in questo caso i fibroblasti - rimaste all'eta' che avevano al momento della crioconservazione, a 'riparare' i danni del tempo. Un lifting senza bisturi, perche' e' sufficiente un'iniezione. "Non e' fantascienza. Il 'lifting con terapie cellulari', con l'uso delle cellule 'giovani' dello stesso paziente, e' una sperimentazione gia' in corso, con risultati preliminari positivi ", spiega all'ADNKRONOS SALUTE Maurizio Valeriani, primario di chirurgia plastica all'ospedale San Filippo Neri di Roma, che sara' coinvolto nella fase successiva della sperimentazione, in cui dovra' essere valutata la capacita' di spostare visibilmente indietro le lancette dell'orologio. E in un futuro non troppo lontano "c'e' anche il lifting con le cellule staminali, un progetto a cui stiamo lavorando". I primi risultati sulla sicurezza del trattamento con le cellule under 30, spiega ancora Valeriani, sono stati presentati nei giorni scorsi al primo Congresso sammarinese di chirurgia plastica, dermatologia e medicina estetica, a San Marino, dal professor Niccolo' Scuderi, docente di chirurgia plastica all'universita' Sapienza di Roma, che ha avviato la sperimentazione e che la coordina.
Ora lo studio proseguira', a livello nazionale, in diversi centri. "La novita' - spiega Valeriani - sta nella possibilita' di utilizzare i fibroblasti 'giovani' dello stesso paziente per ringiovanire la pelle, in modo quasi naturale". Ovviamente, una volta che la procedura sara' a regime, il consiglio sara' di congelare le cellule prima possibile. I fibroblasti, infatti, sono deputati alla produzione di collagene, proteina importante nel sostegno e compattezza della pelle. Con l'invecchiamento i fibroblasti si riducono, quantitativamente e qualitativamente. Ripristinandone la presenza, con cellule quanto piu' giovani possibile, si ottiene una pelle piu' sana, compatta e elastica. "E' gia' possibile - continua Valeriani - iniettare i fibroblasti del paziente appena prelevati, ma utilizzando quelli giovani, se conservati per tempo, i risultati saranno senz'altro migliori". La conservazione, del resto, e' semplice: "si preleva un piccolo quantitativo di pelle dietro l'orecchio. Dopo un particolare procedimento si estraggono e si espandono i fibroblasti che poi vengono congelati".Sul fronte del 'lifting del futuro' il prossimo traguardo, nemmeno tanto lontano, e' l'uso delle cellule staminali. "Un progetto a cui stiamo lavorando", anticipa Valerani. "Nel grasso estratto con normali operazioni di liposuzione - spiega - vi sono miliardi di cellule staminali". Una scoperta recente che apre la strada a numerosi nuovi impieghi delle cellule 'bambine' perche', in questo caso, non ci sarebbero problemi etici e la fonte di staminali e' molto ricca."Usando queste nuove metodologie - precisa l'esperto - si potranno ricreare intere strutture del nostro corpo, con importanti implicazioni da un punto di vista funzionale e morfologico. Stiamo lavorando - conclude Valeriani - ai meccanismi di stimolazione di queste cellule, individuando quali sono i messaggi che le inducono a replicarsi e a differenziarsi nei vari tessuti".
Fonte: Aduc (19/11/2008)


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