lunedì 10 novembre 2008

Nasce WikiUfo, enciclopedia online sul mistero extraterrestre


FONTE

E' nato Wikiufo www.wikiufo.org la nuova enciclopedia online dedicata agli Ufo e all’ufologia. Consultabile liberamente, in lingua italiana e basata sullo standard Wikipedia, Wikiufo ha come obiettivo principale quello di fornire informazioni sistematiche, attendibili e documentate. Insomma, nelle intenzioni dei promotori non vi sarà spazio per improbabili ’fotografie' di marziani in gita sulla Terra e tantomeno alcun cedimento a teorie tanto immaginifiche quanto poco attendibili. Le notizie accessibili su Wikiufo hanno invece l’ambizione di essere fondate su criteri derivanti dalle discipline scientifiche riconosciute, dal buon senso e dall’esperienza acquisita, in modo da inquadrare in un’adeguata prospettiva storica, culturale e metodologica il complesso insieme di problemi riguardanti i fenomeni di solito indicati come Ufo. «Il nostro è un approccio non sensazionalistico ma quanto più possibile scientifico. Chi volesse entrare in Wikiufo sperando di trovarci chissà quale teoria rivoluzionaria o ardita rimarrebbe deluso», sottolinea Maurizio Verga, tra i fondatori del Cisu (Centro Italiano Studi Ufologici) e componente dello staff che cura la nuova iniziativa online. Occhi allo spazio, quindi, ma con i piedi ben piantati per terra. «Certo. Il nostro intento -prosegue Verga- è quello di fare il punto della situazione nella maniera più seria, ragionata e documentata possibile sull’argomento, con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento dei tanti appassionati di ufologia. Cercheremo di riportare i fatti e i documenti nel modo più esatto e ragionevole utilizzando il materiale d’archivio e attingendo dalla preparazione trentennale di coloro che curano questo sito». L’iniziativa «potrebbe rivelarsi uno strumento utile per i media. Wikiufo -spiega Maurizio Verga- si propone anche come fonte di riferimento controllata ed attendibile per i giornalisti che devono trattare l’argomento. In questo senso, i contenuti dell’enciclopedia on line sono utilizzabili liberamente. Ci sembra però giusto chiedere a chi attinge i dati di preoccuparsi almeno di citare la fonte». L’enciclopedia online Wikiufo, che conta già più di 150 voci diverse, potrà essere integrata ed arricchita dai navigatori appassionati di ufologia che si saranno registrati nel sistema. «I contributi saranno ben accetti ma saranno anche verificati dai nostri collaboratori, che costituiranno un ’filtrò per evitare che vengano scritte eventuali inesattezze. Tutto ciò che sarà aggiunto dovrà ricalcare lo stile, il rigore e l’accuratezza di Wikiufo», avverte Verga. Il progetto si avvale infatti del contributo di diversi studiosi italiani coinvolti da decenni sull’argomento, spesso all’opera in modo poco visibile al pubblico ma in grado di accedere ai migliori e più grandi archivi esistenti, esperti della materia e titolari essi stessi di centinaia di pubblicazioni in Italia ed all’estero. Wikiufo, spiegano i promotori dell’iniziativa, «ha anche lo scopo di tracciare un solco tra gli aspetti del fenomeno che pongono delle reali sfide alle scienze fisiche ed a quelle umane e la mitologia che avviluppa qualsiasi discorso sulla questione, rendendola non appetibile nè al pubblico colto di orientamento razionale nè tanto meno alla comunità scientifica». L’enciclopedia si pone perciò come «uno strumento utile, accessibile e gratuito per tutti coloro che, incuriositi dai fenomeni Ufo, vogliano accostarsene privi di pregiudizi di ogni tipo: sia che vengano dalla formazione culturale, dalla professione svolta, da ciò che si è letto e sentito in televisione, da quello che è stato raccontato da amici e conoscenti o che si è sentito dagli stessi ’ufologi'». Il presupposto di quella che può definirsi ’ufologia razionale', infatti, «è uno solo: in ogni parte del mondo, da moltissimo tempo, gente di ogni tipo dice di vedere in cielo delle luci e degli oggetti dall’aspetto e dal comportamento strano. Questo è un dato di fatto incontrovertibile, da cui partire -osservano i curatori del sito- per capire un fenomeno che è anche diventato parte integrante della moderna cultura popolare». La data comunemente accettata come punto di partenza per l’ufologia moderna è il 25 giugno del 1947. Quel giorno, si legge su Wikiufo, «un quotidiano locale dell’Oregon, ’l’East Oregonian’, pubblicò un breve articolo intitolato ’Impossible! Maybe, But Seein’ Is Believin’, Says Flier’ in cui si riferiva della strana osservazione che un tale Kenneth Arnold aveva avuto il giorno prima, intorno alle ore 15, a bordo del suo aereo privato nei cieli dello stato di Washington: nove oggetti in formazione, di forma pressappoco simile a quella di una luna crescente, che sembravano come piattini (»saucers«) che rimbalzavano sull’acqua». «Il giorno successivo -rileva l’enciclopedia on line- molti quotidiani in tutti gli Stati Uniti ripresero la notizia e cominciarono ad emergere subito le testimonianze di altre persone che avevano visto qualcosa di simile, tra cui quella di un testimone che, dal monte Adams e più o meno alla stessa ora, vide sei degli stessi oggetti descritti da Arnold e di un altro che, mezz’ora prima, aveva visto tre oggetti in volo (ma entrambe queste testimonianze emersero giorni dopo)». La descrizione che faceva riferimento a dei «saucers» piacque probabilmente ai responsabili dei titoli sugli organi di informazione, che la associarono subito al fatto che queste cose misteriose volavano. Già il 26 giugno, infatti, nei titoli di alcuni quotidiani apparve la combinazione «flying saucers»: erano nati ufficialmente i ’dischi volanti'. Sempre nel 1947, uno degli episodi che ebbe maggiore risonanza sui quotidiani americani (tra l’8 ed il 10 luglio) fu il possibile ritrovamento di un «disco» precipitato a Roswell, nel Nuovo Messico, ed i cui resti furono raccolti dall’aviazione dell’esercito. Da parte militare venne successivamente annunciato che si trattava nient’altro che della caduta di un «pallone anti-radar». Il caso sparì praticamente dalla memoria ufologica fino al 1979, «quando lo scrittore Charles Berlitz e l’ufologo William Moore -spiega Wikiufo- gli dedicarono un libro in cui erano riportate testimonianze ed indizi relativi alla caduta di un ’vero disco volantè ed al ritrovamento di uno o più cadaveri di esseri extraterrestri che lo pilotavano». Da quel momento si sviluppò su scala mondiale quella che è probabilmente la più conosciuta e controversa vicenda nell’ambito dell’ufologia. Sebbene gli Stati Uniti fossero l’epicentro fondamentale dell’ondata del 1947, «un cospicuo numero di avvistamenti fu registrato in altre nazioni, Italia compresa, probabilmente quale riflesso delle notizie che provenivano dall’America. In effetti -sottolinea l’enciclopedia online- i primi avvistamenti al di fuori dei confini nordamericani risalgono alla fine della prima settimana di luglio. Gli avvistamenti si verificarono in molti paesi dell’Europa, del Sud America e dell’Africa, nonchè dell’Asia (per esempio in Cina). La maggior parte furono osservazioni di meteore, fenomeni atmosferici od aerei in cui si pensava di ravvisare gli stessi misteriosi velivoli che si diceva volassero sui cieli americani, seguendo un effetto ’emulazione' che si sarebbe poi rapidamente diffuso negli anni successivi, grazie alla sempre maggiore pervasività dei mezzi di informazione».

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