"Rumore Bianco": è un segnale del tutto casuale. Nessuna informazione sul suo andamento in un qualunque intervallo di tempo, fornisce informazioni sul valore che assumerà nell'istante successivo.
Il rumore è, indubbiamente, quella cosa che cerchiamo di chiudere fuori casa con i doppi vetri. Tuttavia, rumore è per i fisici qualunque tipo di vibrazione, dell'aria come di un campo elettrico, che sia sufficientemente disordinata e imprevedibile da non poter essere considerata un segnale.
Rumore è il fruscio elettromagnetico che proviene da tutte le direzioni dello spazio indistintamente, e che testimonia di un Universo neonato e assai turbolento; rumore è il sottofondo di vibrazioni registrate dai sismografi posti in tutto il mondo: si tratta in questo caso di rumore sismico, a frequenze così basse che l'orecchio non può udirlo. Rumore è anche la vibrazione delle molecole a qualunque temperatura superiore allo zero assoluto: si parla in questo caso di rumore termico. E poi c'è il rumore della sopraelevata vicino casa, quello che, come si diceva all'inizio, si sente benissimo e perciò dà parecchia noia.
Sta di fatto che laddove c'è una vibrazione c'è anche energia. Anzi, per certi versi il rumore è il nipote di tutte le energie, nel senso che qualunque sia la fonte energetica primaria e qualunque sia il processo che questa alimenta, una quota significativa dell'energia iniziale verrà infine dispersa sotto una forma che potremmo facilmente definire rumore (termico, acustico, elettronico ecc. a seconda del processo fisico). Rumore, dunque, se ne trova un po' ovunque. Per questo gli scienziati studiano da alcuni anni un modo per estrarre dal rumore l'energia che contiene. Non solo perché è una sfida stimolante, ma perchè anche questa fonte potrebbe contribuire al futuro mix energetico.
Si tratta di un compito non facile, per via dell'estrema irregolarità del rumore stesso. Tuttavia, al Laboratorio NiPS dell'Università di Perugia sono specializzati proprio in questo tipo di studi, e hanno scoperto che particolari oscillatori non lineari sono in grado di estrarre enrgia dal rumore con una buona efficienza. Ne parliamo con Luca Gammaitoni, che appunto dirige il NiPS, e Leonardo Alfonsi, direttore festival di Perugia che ha anche realizzato una mostra sul rumore.
Sta di fatto che laddove c'è una vibrazione c'è anche energia. Anzi, per certi versi il rumore è il nipote di tutte le energie, nel senso che qualunque sia la fonte energetica primaria e qualunque sia il processo che questa alimenta, una quota significativa dell'energia iniziale verrà infine dispersa sotto una forma che potremmo facilmente definire rumore (termico, acustico, elettronico ecc. a seconda del processo fisico). Rumore, dunque, se ne trova un po' ovunque. Per questo gli scienziati studiano da alcuni anni un modo per estrarre dal rumore l'energia che contiene. Non solo perché è una sfida stimolante, ma perchè anche questa fonte potrebbe contribuire al futuro mix energetico.
Si tratta di un compito non facile, per via dell'estrema irregolarità del rumore stesso. Tuttavia, al Laboratorio NiPS dell'Università di Perugia sono specializzati proprio in questo tipo di studi, e hanno scoperto che particolari oscillatori non lineari sono in grado di estrarre enrgia dal rumore con una buona efficienza. Ne parliamo con Luca Gammaitoni, che appunto dirige il NiPS, e Leonardo Alfonsi, direttore festival di Perugia che ha anche realizzato una mostra sul rumore.
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