Fonte: ANSA Scienze
---------------------------
Catturare foto e video più rapidamente e con una qualità migliore: è la promessa del primo fototransistor flessibile che si ispira agli occhi dei mammiferi. Potrebbe migliorare l'efficienza di molti altri strumenti, dai dispositivi per la visione notturna ai satelliti. Descritto sulla rivista Advanced Optical Materials, il dispositivo è stato realizzato dal gruppo di ricerca coordinato da Zhenqiang Ma, dell'università americana Wisconsin-Madison.
Come l'occhio umano, il fototransistor cattura la luce e la converte in una carica elettrica. Ma a differenza di quanto accade negli occhi, dove gli impulsi elettrici trasmettono direttamente l'immagine al cervello, nel fototransistor la carica elettrica viene trasformata in un codice numerico binario, cioè una lunga serie di 1 e 0, che contiene le informazioni relative all'immagine.
Per imitare ancora meglio il comportamento dell'occhio dei mammiferi, il fototransistor è flessibile, a differenza dei fototransistori tradizionali che sono fabbricati su superfici rigide. Per renderlo flessibile i ricercatori lo hanno costruito in silicio su un substrato di plastica e hanno aggiunto uno strato sottilissimo di metallo sul fondo. ''Siamo in grado di fabbricare il fototransistor anche curvo per adattarlo al sistema ottico che vogliamo'' spiega l'autore. ''Finora - dice -non c'era un modo semplice per farlo''.
In questo modo il dispositivo può essere usato per migliorare le prestazioni di molti prodotti, dalle fotocamere digitali, ai visori notturni, fino ai rilevatori di fumo e ai satelliti. Il segreto della super efficienza del nuovo transistor è che, a differenza dei fotorivelatori tradizionali, non vi sono strati di metallo posti al centro del dispositivo che bloccano parte della luce assorbita.
Come l'occhio umano, il fototransistor cattura la luce e la converte in una carica elettrica. Ma a differenza di quanto accade negli occhi, dove gli impulsi elettrici trasmettono direttamente l'immagine al cervello, nel fototransistor la carica elettrica viene trasformata in un codice numerico binario, cioè una lunga serie di 1 e 0, che contiene le informazioni relative all'immagine.
Per imitare ancora meglio il comportamento dell'occhio dei mammiferi, il fototransistor è flessibile, a differenza dei fototransistori tradizionali che sono fabbricati su superfici rigide. Per renderlo flessibile i ricercatori lo hanno costruito in silicio su un substrato di plastica e hanno aggiunto uno strato sottilissimo di metallo sul fondo. ''Siamo in grado di fabbricare il fototransistor anche curvo per adattarlo al sistema ottico che vogliamo'' spiega l'autore. ''Finora - dice -non c'era un modo semplice per farlo''.
In questo modo il dispositivo può essere usato per migliorare le prestazioni di molti prodotti, dalle fotocamere digitali, ai visori notturni, fino ai rilevatori di fumo e ai satelliti. Il segreto della super efficienza del nuovo transistor è che, a differenza dei fotorivelatori tradizionali, non vi sono strati di metallo posti al centro del dispositivo che bloccano parte della luce assorbita.
Nessun commento:
Posta un commento