martedì 24 novembre 2015

Non solo caldo, il laser ha raffreddato l'acqua: Ora nuovi usi nell'industria e in biologia.

Fonte: ANSA Scienze
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Nessuno lo immaginerebbe pensando alle spade luminose di Star Wars, ma il laser non si limita a scaldare o a bruciare. In alcuni casi, infatti, può raffreddare. Lo dimostra l'esperimento nel quale per la prima volta dei fasci concentrati di luce infrarossa hanno portato un bicchiere d'acqua dalla temperatura ambiente a poco più di 2 gradi. Pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), il test è stato condotto nell'università di Washington e risolve un problema che da almeno 12 anni è un rompicapo per i fisici.
Si intravedono già possibili applicazioni della scoperta, ad esempio in processi industriali che richiedono grande precisione, ad esempio per rendere più efficiente la fabbricazione dei microprocessori. In biologia i laser potrebbero aiutare a studiare più in dettaglio le cellule, ad esempio raffreddandone delle porzioni per rallentarne l'attività in fasi cruciali, come quella della divisione. Potrebbero anche rendere più facile osservare i singoli neuroni in attività senza danneggiarli.
Che in particolari condizioni i laser fossero in grado di raffreddare era noto dal 1995, quando lo aveva dimostrato un esperimento condotto nei Laboratori Usa di Los Alamos, ma ci sono voluti 20 anni per dimostrare questa possibilità nei liquidi e con tecnologie a basso costo.

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