venerdì 7 novembre 2008

Inchiesta sul wi-fi - Segnale d'allarme - Report Rai 3





WWW.OLOSCIENCE.COM

1 commento:

oloscience ha detto...

Da un punto di vista strettamente energetico, l’interazione della
radiazione elettromagnetica non ionizzante con un tessuto
biologico si risolve in un trasferimento di energia dalla
radiazione al tessuto e produce un campo elettromagnetico
all’interno della materia diverso da quello applicato in
origine. L’energia elettromagnetica, una volta assorbita,
viene convertita in calore. La conversione in calore può
avvenire con o senza un misurabile rialzo della temperatura
corporea (febbre). L’organismo reagisce al calore cercando di
eliminarlo in varie tappe.
sono l’occhio e le gonadi gli organi più sensibili
all’esposizione alle RF(radio frequenze) ed alle MO (micro onde). Il cristallino è la parte
dell’occhio che risente maggiormente dell’irraggiamento con
radioonde; questo organo non è vascolarizzato e quindi,
potendo dissipare calore solo per scambio termico con
l’umor acqueo ed il corpo vitreo, va facilmente incontro al
surriscaldamento. Altri possibili effetti sull’occhio sono la
cataratta, l’opacizzazione della cornea, la congiuntivite,
l’infiammazione dell’iride, la comparsa di lesioni retiniche.
Sono stati inoltre segnalati possibili effetti sul sistema
cardiocircolatorio come le aritmie ipo-ipercinetiche, stati di
ipo-ipertensione, mentre i possibili effetti sul sistema
neuroendocrino riguardano una diminuita risposta alla
fotostimolazione, l’innalzamento della soglia uditiva-visiva,
l’ipereattività tiroidea, l’oligospermia o l’azospermia.