Fonte: AGI News
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(AGI) - Roma, 6 mag. - Le nanoparticelle saranno sparse ovunque negli ospedali, dalla sala d'aspetto al reparto fino alla sala operatoria. Infatti le nanotecnologie entreranno nelle strutture sanitarie non piu' solo dal punto di vista delle cure mediche avanzate, ma anche dal punto di vista edilizio. I prodotti che si stanno sviluppando hanno molteplici possibilita' di applicazione nelle strutture edilizie e in particolare in quelle per la salute: involucri, filtri di impianti di aerazione, pavimenti interni o esterni, elementi di arredo. Grazie alle nanoparticelle questi elementi avranno capacita' anti-inquinanti, cioe' saranno "mangiatori di smog", antibatteriche e autopulenti. I materiali fotocatalitici nella pavimentazione esterna degli ospedali possono diventare coautori della fase di prevenzione delle strutture per la salute: eliminare emissioni nocive per fare in modo che tutti i cittadini respirino aria piu' pulita. E' il parere di Pier Luigi Maffei, Professore Ordinario di Architettura Tecnica, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Universita' di Pisa, Elisa Massano, Dottorando di ricerca in Scienze e Tecniche dell'Ingegneria Civile, nello stesso ateneo, e Massimo Calamai, dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, espresso in occasione della V Conferenza Europea dell'Ospedale promossa dal Centro Nazionale per l'Edilizia e la Tecnica Ospedaliera (CNETO) e dall'Universita' Cattolica di Roma che si svolge dal 6 all'8 maggio presso il Centro Congressi Europa dell'Ateneo del Sacro Cuore. La ricerca scientifica su domotica e nanotecnologie e' in stato avanzato ed e' iniziata una significativa fase collaborativa con l'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, struttura aperta a continue innovazioni. Applicazioni possibili sono in ordine all'aumento del grado di fruibilita' degli ambienti e a creare occasioni ludiche e formative anche in rapporto alla gestione dell'energia con apporto di tecnologie innovative studiate con l'ufficio tecnico dell'Ospedale Meyer, volte essenzialmente al bambino, al fine di guidarlo verso una gestione intelligente dell'energia, favorendo cosi' occasioni di distrazione. Applicazioni di nanotecnologia nel mondo edilizio vanno dagli interventi di restauro e ristrutturazione a quelli di nuova realizzazione. Esempi di notevole importanza in Italia sono quelli della Reggia Venaria a Torino, dove per il progetto di restauro - Nanomat (Nanotecnologie applicate ai rivestimenti innovativi - funzionali e decorativi - e ai materiali compositi polimerici e magnetici) sono stati utilizzati sorgenti laser dedicate al trattamento e alla pulizia delle superfici per rimuovere, anche parzialmente, gli effetti di degrado dovuto all'invecchiamento dei materiali e alla contaminazione degli agenti esterni. Tra le applicazioni in nuove opere, da segnalare la Chiesa Dives Misericordia in Roma, che ha l'involucro delle vele con presenza di particelle di fotocatalizzatori, atte ad assicurare che la superficie di cemento, sotto l'effetto della luce, si autopulisca eliminando depositi organici. La domotica puo' a sua volta innovare in vario modo l'architettura ospedaliera e la fruibilita' dei luoghi di cura: sensori domotici per calibrare la luce, per accenderla o spegnerla a seconda della presenza delle persone, per azionare sistemi di climatizzazione a seguito del rilevamento delle esigenze mutevoli nell'anno e nel giorno, per chiudere o aprire una tenda contro irraggiamento e surriscaldamento di alcune zone sono soluzioni auspicabili in grado di dare un grande apporto, specialmente nei casi in cui le persone non siano autosufficienti. A livello riabilitativo l'utente ha una interfaccia personale, che gli permette di agire con gli infermieri, di compiere azioni quali l'apertura di una finestra con una lieve pressione di un dito o con un comando vocale. Tali accorgimenti (introduzione di domotica o di sistemi fotocatalitici che riducano la manutenzione) permettono maggiori vantaggi in un ospedale a livello di costi nel tempo, aspetto non trascurabile visto che i costi di gestione di un nosocomio dopo tre anni raggiungono all'incirca le cifre della realizzazione (incidenza notevole e' data dal conto energetico, dato il funzionamento richiesto 24 ore su 24 per 365 giorni). Al momento e' la voce costo che frena la diffusione di queste innovazioni in ospedale. "Ma riteniamo - hanno concluso gli esperti - che il costo di produzione inizialmente sostenuto per l'applicazione di tali sistemi sara' ripagato nel tempo con minori costi gestionali-manutentivi". (AGI) .
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