domenica 24 febbraio 2013

Per districare il Dna, potrebbe essere sufficiente un nanocanale. È quanto suggerisce uno studio pubblicato su Soft Matter.

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Per togliere i nodi dai capelli basta qualche colpo di spazzola, per districare il Dna invece potrebbe essere sufficiente un nanocanale. È quanto suggerisce uno studio pubblicato su Soft Matter e condotto da Cristian Micheletti della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste e da Enzo Orlandini dell’Università di Padova.
I ricercatori, infatti, spiegano come sia possibile ricorrere a una tecnica passiva per selezionare da un campione di Dna le molecole desiderate, racconta Micheletti: "Canali e filamenti hanno proprietà fisiche che possiamo sfruttare per far passare selettivamente un tipo di molecola. Ci sono filamenti più o meno aggrovigliati e con nodi di tipo diverso. Nel nostro studio abbiamo considerato un modello di filamenti di Dna e ne abbiamo studiato il comportamento all’interno di un nanocanale. Abbiamo osservato che variando l’ampiezza del canale è possibile cambiare drasticamente la quantità e complessità dei nodi formati dal Dna". Un metodo così selettivo (analizzato per ora solo in modo simulativo) da permettere agli scienziati di ottenere sia filamenti districati che con il giusto grado di aggrovigliamento, a seconda delle necessità.
"I fisici sperimentali saranno, in prima battuta, interessati a questa tecnica per ottenere Dna senza nodi", continua Micheletti: "Non dimentichiamo però che questo è un metodo che può servire anche per comprendere meglio, per esempio, il funzionamento delle topoisomerasi, enzimi molto importanti per il metabolismo cellulare".
Riferimenti e credits immagine (rappresentazione di Dna annodato): Sissa; Knotting and metric scaling properties of Dna confined in nano-channels: a Monte Carlo study, Soft Matter Doi: 10.1039/C2SM26401C

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