Fonte: Galileo
Bocciato ai test il nuovo materiale composito di fibre di carbonio e polimeri che dovrebbe sostituire l'alluminio sui futuri Boeing.
Il battesimo del Boeing 787 Dreamliner, l'aereo dal design innovativo, dovrà essere rimandato a causa di alcune debolezze strutturali. Questa linea sarebbe dovuta essere la prima con la fusoliera costruita con uno speciale materiale composito - formato da plastica e fibre di carbonio e indicato con la sigla Cfrp (carbon fiber reinforced plastic ) – al posto dell'alluminio. Al momento, il 787 Dreamliner già ha ricevuto ordini da 56 clienti, per un totale di 865 esemplari.
Già lo scorso anno, l'azienda produttrice dei Boeing aveva trovato che la struttura interna della fusoliera doveva essere rinforzata con sostegni in metallo. Questo ha rimandato il primo volo dell'aircraft di 15 mesi. Il test della scorsa settimana, però, ha mostrato che il veivolo ha ancora altri 18 punti deboli da entrambe le parti della fusoliera, proprio dove il corpo centrale si raccorda con le ali, che avranno bisogno di “toppe” di titanio e alluminio. “Il problema è che i risultati dei test non collimano con i dati delle simulazione”, spiega Scott Fancher, vice presidente dell'impresa: “Questo porta alla luce la nostra difficoltà di riuscire a predire il comportamento degli innovativi materiali Cfrp, leggeri ed ecologici - in strutture così grandi come i Boeing. I modelli al computer dovranno essere modificati con i nuovi dati, per aiutare gli ingegneri ad apportare le modifiche necessarie”. (t.m.)
Fonte: New Scientist e Boeing Italia
Già lo scorso anno, l'azienda produttrice dei Boeing aveva trovato che la struttura interna della fusoliera doveva essere rinforzata con sostegni in metallo. Questo ha rimandato il primo volo dell'aircraft di 15 mesi. Il test della scorsa settimana, però, ha mostrato che il veivolo ha ancora altri 18 punti deboli da entrambe le parti della fusoliera, proprio dove il corpo centrale si raccorda con le ali, che avranno bisogno di “toppe” di titanio e alluminio. “Il problema è che i risultati dei test non collimano con i dati delle simulazione”, spiega Scott Fancher, vice presidente dell'impresa: “Questo porta alla luce la nostra difficoltà di riuscire a predire il comportamento degli innovativi materiali Cfrp, leggeri ed ecologici - in strutture così grandi come i Boeing. I modelli al computer dovranno essere modificati con i nuovi dati, per aiutare gli ingegneri ad apportare le modifiche necessarie”. (t.m.)
Fonte: New Scientist e Boeing Italia
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