martedì 21 luglio 2009

Tomografia Neutronica: dove la fisica si fonde con l'archeologia.

Fonte:
di Federico Pedrocchi

Ci sono oggetti antichi che non possono essere maneggiati a piacimento per scoprire qualcosa che li riguarda.
Pensate a delle ampolle, a dei vasi sigillati; il loro contenuto, anche se alterato dai secoli, potrebbe essere analizzato ricavando informazioni preziose. Oppure si pensi alle sculture. Può sembrare strano ma l'interno delle opere scultoree può dare molte indicazioni sulle tecniche usate, sui rifacimenti; nel caso di alcune parti della Porta Est del Battistero di Firenze - un'opera di Lorenzo Ghiberti - ebbero una prima versione che evidentemente conteneva dei difetti e quindi furono rifuse dallo stesso Ghiberti.Anche in questi casi siamo in presenza di dati che non possono certo essere recuperati penetrando in modo invasivo all'interno delle opere d'arte.Tomografia Neutronica: questa è la tecnica dalla quale un progetto europeo che vede impegnati molti paesi, ma che è coordinato da Giuseppe Gorini dell'Università di Milano - Bicocca, si aspetta di ricavare e mettere a punto un nuovo e potente strumento di indagine.

Ascolta l'intervista a Giuseppe Gorini:
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