Fonte: Moebiusonline
Silenziosamente, l'ultramillenaria industria della produzione della seta in Italia si sta spegnendo. Dapprima è stata la concorrenza con i grandi produttori asiatici a metterla in pericolo, poi, proprio quando gli aiuti comunitarii avrebbero potuto sostenere i nostri produttori, i bachi sono stati sterminati da un veleno utilizzato per liberare le coltivazioni di meli dai parassiti. Eppure i bachi sono creature straordinarie, potrebbero addirittura essere utilizzati per produrre proteine utili come farmaci. Ci racconta la loro storia Silvia Cappellozza, dell'Unità Ricerca di Api-Bachicoltura a Padova.
a cura di Barbara Gallavotti
Silenziosamente, l'ultramillenaria industria della produzione della seta in Italia si sta spegnendo. Dapprima è stata la concorrenza con i grandi produttori asiatici a metterla in pericolo, poi, proprio quando gli aiuti comunitarii avrebbero potuto sostenere i nostri produttori, i bachi sono stati sterminati da un veleno utilizzato per liberare le coltivazioni di meli dai parassiti. Eppure i bachi sono creature straordinarie, potrebbero addirittura essere utilizzati per produrre proteine utili come farmaci. Ci racconta la loro storia Silvia Cappellozza, dell'Unità Ricerca di Api-Bachicoltura a Padova.
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