Fonte: Swisscom
Ricercatori dell'Università di Berna hanno messo a punto una banca dati con 980 milioni di molecole simili ai principi attivi contenuti nei farmaci. Questa miniera di informazioni è a libera disposizione di scienziati e industrie farmaceutiche per scoprire nuovi medicinali, indicano i ricercatori bernesi nel "Journal of the American Chemical Society".
Grazie ad un potente computer, l'équipe guidata da Jean-Louis Reymond ha creato virtualmente ogni sorta di molecola - fino ad una certa grandezza - che è adatta a servire come medicinale. La gigantesca banca dati si limita a molecole composte di idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno, zolfo e cloro, che combinano fino a tredici atomi, che sono stabili e che possano essere sintetizzate in laboratorio. Tutte sono probabilmente assimilabili e utilizzabili dal corpo umano, ma solo una su diverse migliaia è realmente attiva biologicamente e interessante, ha indicato all'ATS Jean-Louis Reymond.
La vasta fonte di dati - secondo i ricercatori la più grande al mondo accessibile liberamente - compendia quindi molti farmaci potenziali e suscita un vivo interesse. Già nei primi giorni la banca dati è stata scaricata da una decina di gruppi, fra cui alcune aziende farmaceutiche. Queste ultime - spiega Jean-Louis Reymond - la passano al setaccio con diversi metodi, alla ricerca di molecole interessanti. Ad esempio, un modello tridimensionale sul computer può prevedere quale sarà la forma della molecola, al fine di capire se essa si possa attaccare su una certa parte di una proteina. Nella banca dati si possono quindi cercare le combinazioni corrispondenti al profilo voluto.
Ora Jean-Louis Reymond, assieme a colleghi delle università di Berna e Ginevra, sta cercando sostanze attive che consentano di combattere malattie del sistema nervoso. (ats)
La vasta fonte di dati - secondo i ricercatori la più grande al mondo accessibile liberamente - compendia quindi molti farmaci potenziali e suscita un vivo interesse. Già nei primi giorni la banca dati è stata scaricata da una decina di gruppi, fra cui alcune aziende farmaceutiche. Queste ultime - spiega Jean-Louis Reymond - la passano al setaccio con diversi metodi, alla ricerca di molecole interessanti. Ad esempio, un modello tridimensionale sul computer può prevedere quale sarà la forma della molecola, al fine di capire se essa si possa attaccare su una certa parte di una proteina. Nella banca dati si possono quindi cercare le combinazioni corrispondenti al profilo voluto.
Ora Jean-Louis Reymond, assieme a colleghi delle università di Berna e Ginevra, sta cercando sostanze attive che consentano di combattere malattie del sistema nervoso. (ats)
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