Il Taekwondo è l’arte marziale della Corea del Sud. Le caratteristiche principali della disciplina sono tre: Calcio – Pugno – Traiettoria, cioè “il modo in cui si danno calci e pugni in volo”. Il maestro Pang Hyung Kang: “Tae significa calcio, Kwon pugno e, infine, Do indica il modo in cui questi si possono dare in volo. Indica dove e come, calci e pugni possono portare il tuo spirito e il tuo corpo (...). Ci sono diverse risposte alla domanda su quale sia la filosofia, che accompagna la pratica del Taekwondo. Riguardano educazione, cooperazione, pazienza, autocontrollo. Ma soprattutto il Taekwondo insegna come avere e prendersi la giusta confidenza con se stessi, conoscersi”. Anche se le tecniche che hanno sempre accompagnato la diffusione di quest’arte marziale risalgono a migliaia di anni fa, la data ufficiale della nascita del Taekwondo risale agli anni Cinquanta. Allievi e maestri mostrano il loro livello di preparazione e le loro cinture, che vanno dal bianco al nero e che comprendono, su quest’ultima, nove differenti dan o gradi. Quasi tutti praticano il Taekwondo in Corea del Sud. Normalmente si comincia da piccoli, all’età di sette o otto anni nel Dojang, ovvero la palestra dedicata all’apprendimento di questa disciplina. Le ragazze, se vogliono praticare il Taekwondo, possono seguire lo stesso metodo e frequentare gli stessi corsi dei maschi; imparare insieme a loro le tecniche di base e i fondamentali concetti spirituali per poi, in base all’età, affinarle e adattarle alla propria esperienza. Il maestro Yoo Pyeong Hee: “È più difficile insegnare ai bambini, che agli allievi adulti o adolescenti, ma i bambini hanno il vantaggio di essere ancora incontaminati. Sono come un vaso vuoto e possono imparare e assimilare meglio i concetti principali. Hanno un potenziale illimitato”. Il Taekwondo è una disciplina fortemente radicata nella cultura sudcoreana, non solo come sistema di difesa, ma anche come filosofia di vita. Per esempio, in diverse università il Taekwondo è incluso nel programma di studio come disciplina formativa. Non solo per per raggiungere i massimi livelli di preparazione nell’arte marziale e diventare un maestro, ma anche per insegnare agli studenti a raggiungere i propri obiettivi, mettendo a frutto le aspettative con successo e per una miglior integrazione. Il capo del dipartimento di Taekwondo dell’Università Joeunju, Choi Kwan Geun: “Gli allievi imparano cosa significa la solidarietà e gli studenti di livelli differenti, che il Taekwondo accresce la stima, facendoli sentire meglio e più sicuri”. Settanta milioni di persone praticano il Taekwondo in centonovanta paesi del mondo e per conservare, e diffondere, i tradizionali valori racchiusi in questa disciplina, Jeonju e Muju quest’anno ospitano la terza edizione del Taekwondo World Culture Expo. Più di mille gli atleti che partecipano alla manifestazione e che provengono da quarantadue diversi paesi. Uno dei partecipanti alla manifestazione: “In questo modo possiamo apprendere una cultura, una lingua e fare dello sport contemporaneamente. Lavoriamo sodo per prepararci. Qui troviamo davvero tutto quello che di più completo esiste al mondo per praticare il Taekwondo”. Questo atleta proviene dagli Stati Uniti: “Il Taekwondo mi dà molta concentrazione e fisicamente divento ogni giorno sempre più forte”. Il Taekwondo divenne molto popolare come pratica sportiva in tutto il mondo all’inizio degli anni Ottanta, soprattutto dopo la sua apparizione alle Olimpiadi di Seul del 1988, come pratica dimostrativa. Ma con il veloce sviluppo della disciplina sportiva alcuni maestri temono che il Taekwondo stia perdendo parte dei suoi tradizionali valori, mentre altri credono il contrario. Lee Hyeon Kon, gran maestro, nato in Corea, ma cittadino statunitense, ha un diverso punto di vista ed è fiducioso riguardo il futuro. “È un dolore crescente, come crescente è lo sviluppo smodato di quest’arte marziale, che perde per strada, momentaneamente, alcuni dei suoi principi fondamentali. Ma io credo che più avanti, le persone cominceranno a capire che si stanno perdendo valori importanti e a quel punto si cercherà di recuperarli”. Così, nella sua evoluzione il Taekwondo combatte per mantenere salde le sue tradizioni e il suo valore. Un esempio è il Taekwonmu, che sposa il Taekwondo con la musica, per rendere l’apprendimento della disciplina molto più efficace, senza modificare lo spirito della bella e antica arte marziale.
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