Sei in caffetteria o in profumeria, a una mostra o a gustarti un dolce in pasticceria? Inutile nasconderti, sarà il telefonino a localizzarti con esattezza e a fare la spia. Sembrano ormai superati infatti i telefoni cellulari dotati di Gps: la nuova frontiera è la localizzazione indoor, parola di ricercatori della Duke University. Gli scienziati statunitensi hanno messo insieme alcune delle funzionalità dei telefonini moderni – accelerometro, videocamera, microfono – per sviluppare un’applicazione che trasforma le caratteristiche di un locale in una vera e propria impronta digitale e rende ogni luogo identificabile. L’applicazione, chiamata SurroundSense, è stata presentata oggi all’International Conference on Mobile Computing and Networking a Pechino.
Il sistema utilizza la videocamera e il microfono installati sul telefonino per registrare suoni, luci e colori, mentre l’accelerometro registra i movimenti, classificandoli secondo schemi precisi, del proprietario dell’apparecchio. Le informazioni sono inviate a un server che le amalgama per individuare il luogo da cui provengono. “Le singole registrazioni non dicono molto”, ha spiegato al pubblico della conferenza Inout Constandache della Duke, “ma quando sono combinate le informazioni visive, sonore e di movimento creano un’impronta unica del luogo in cui ci si trova”.
I ricercatori hanno visitato oltre cinquanta negozi e locali per provare SurroundSense e hanno riscontrato un’accuratezza dell’applicazione pari all’87 per cento. Più viene usata più alta è la precisione. “Man mano che il sistema raccoglie più dati di un posto, magari durante visite a orari diversi, l’identificazione diviene più accurata e definita”, ha commentato Roy Choudhury, co-inventore dell’applicazione.
Ora il problema (di non poco conto) è: far funzionare telecamera e microfono da dentro una tasca e una borsa e soprattutto come limitare l’impatto sulla batteria. Per quanto riguarda invece l’utilità di una simile funzione gli scienziati non hanno dubbi, oltre allo spionaggio industriale e non, la vera miniera d’oro sarà la pubblicità. Basterà girare per un centro commerciale per ricevere offerte promozionali o cataloghi sul telefonino non appena messo piede in un negozio. (c.v.)
Riferimenti: Duke University
Il sistema utilizza la videocamera e il microfono installati sul telefonino per registrare suoni, luci e colori, mentre l’accelerometro registra i movimenti, classificandoli secondo schemi precisi, del proprietario dell’apparecchio. Le informazioni sono inviate a un server che le amalgama per individuare il luogo da cui provengono. “Le singole registrazioni non dicono molto”, ha spiegato al pubblico della conferenza Inout Constandache della Duke, “ma quando sono combinate le informazioni visive, sonore e di movimento creano un’impronta unica del luogo in cui ci si trova”.
I ricercatori hanno visitato oltre cinquanta negozi e locali per provare SurroundSense e hanno riscontrato un’accuratezza dell’applicazione pari all’87 per cento. Più viene usata più alta è la precisione. “Man mano che il sistema raccoglie più dati di un posto, magari durante visite a orari diversi, l’identificazione diviene più accurata e definita”, ha commentato Roy Choudhury, co-inventore dell’applicazione.
Ora il problema (di non poco conto) è: far funzionare telecamera e microfono da dentro una tasca e una borsa e soprattutto come limitare l’impatto sulla batteria. Per quanto riguarda invece l’utilità di una simile funzione gli scienziati non hanno dubbi, oltre allo spionaggio industriale e non, la vera miniera d’oro sarà la pubblicità. Basterà girare per un centro commerciale per ricevere offerte promozionali o cataloghi sul telefonino non appena messo piede in un negozio. (c.v.)
Riferimenti: Duke University
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