Fonte: Le Scienze
Il fenomeno sarebbe legato al vantaggio evolutivo che si ha nel rispondere più rapidamente di quanto permeso dalla "lenta" elaborazione cosciente a possibili segnali di pericolo.
I messaggi subliminali - ossia quelle immagini che vengono proposte a un osservatore per un lasso di tempo talmente breve da impedirne la percezione cosciente - sono più efficaci quando veicolano un contenuto negativo: a stabilirlo è stata una ricerca condotta da psicologi dell'University College di Londra (UCL) con il concorso del Wellcome Trust, che firmano un articolo sulla rivista "Emotion".La capacità delle immagini subliminali di influire sulle persone che le subiscono è ormai da anni oggetto di accese discussioni, soprattutto nell'ambito del mondo pubblicitario.Diversi studi hanno indicato che la percezione inconscia di informazioni subliminali è in grado di suscitare una risposta emotiva, ma per lo più la progettazione di queste ricerche aveva caratteristiche metodologiche che le esponeva a critiche, sicché i loro risultati non potevano essere considerati definitivi né privi di ambiguità. Nel corso di questo nuovo studio i ricercatori hanno mostrato a 50 soggetti una serie di parole che apparivano sul monitor di un computer per un intervallo sufficientemente breve perché l'osservatore non potesse leggerle consciamente. In mezzo a parole emotivamente neutre erano inserite alcune parole con una valenza emotiva positiva (per esempio: sorridente, fiore, pace) e altre con valenza negativa (agonia, disperazione, morte). Dopo ogni parola veniva chiesto ai soggetti se essa fosse neutra o emotivamente "colorata" e quanto consideravano affidabile il loro giudizio. E' risultato che i partecipanti rispondevano in modo decisamente più accurato alle parole con coloritura negativa, anche se erano perfettamente convinti che la risposta data fosse puramente casuale. "Si è speculato molto intorno all'ipotesi che le persone possano elaborare inconsciamente o meno le informazioni emozionali, come immagini, facce o parole", osserva Nilli Lavie, che ha diretto lo studio. "Noi abbiamo mostrato che è possibile percepire il valore emotivo dei messaggi subliminali, provando in modo conclusivo che le persone sono molto più attente alle parole negative.""Chiaramente c'è un vantaggio evolutivo a rispondere rapidamente a informazioni con valenza emotiva negativa. Non possiamo aspettare i comodi della nostra coscienza se qualcuno ci corre incontro con un coltello o se guidando sotto la pioggia o nella nebbia vediamo un segnale di pericolo." Quanto all'applicazione dei messaggi subliminali in ambito pubblicitario, osserva la Lavie, "resta però controversa l'idea che, nell'ambito della pubblicità, il sottolineare le qualità negative di un concorrente possa funzionare in maniera più efficace del propagandare il proprio prodotto". (gg)
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