a cura di Barbara Gallavotti
La forsennata corsa degli spermatozoi verso l'oocita da fecondare, quando è coronata dal successo, termina con l'aggancio a una proteina presente sulla superficie della meta: si chiama ZP3 ed è nota da circa trent'anni. Non è ancora nota invece la sua struttura tridimensionale: una informazione fondamentale sia se si vogliono diagnosticare cause di infertilità sia per progettare anticoncezionali che agiscano sulla fecondazione invece di basarsi sugli ormoni (agendo quindi sulla maturazione dell'oocita), come quelli oggi disponibili. Un primo passo è stato compiuto da un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, autori di uno studio ZP3 appena pubblicato su Nature. Ne parliamo con Luca Jovine, parte del gruppo di ricerca di Stoccolma.
Ascolta l'intervista a Luca Jovine
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