Fonte: Le Scienze
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I drastici incrementi di massa muscolare richiederebbero un'eccessiva attività di filtrazione. Ma è anche possibile che gli anabolizzanti abbiano un effetto tossico diretto.
Gli atleti che usano steroidi anabolizzanti per incrementare la massa muscolare vanno incontro a un notevole rischio di compromettere la funzionalità dei loro reni. È quanto afferma una ricerca presentata all’annuale convegno dell’American Society of Nephrology.
Sono sempre più frequenti le notizie dell’uso o dell’abuso di sostanze da parte di atleti professionisti ma anche di dilettanti, soprattutto fra quelli che praticano il bodybuilding. Altrettanto numerosi sono gli appelli che mettono in guardia dai potenziali effetti collaterali, ma il rischio per la salute specifica dei reni finora è stato scarsamente valutato.
Leal Herlitz, e colleghi del Medical Center della Columbia University hanno perciò condotto il primo studio che descrive i danni renali dovuto all’assunzione a lungo termine di steroidi anabolizzanti in un gruppo di 10 culturisti.
Le indagini hanno rivelato che nove dei 10 atleti hanno sviluppato una condizione nota come glomerulosclerosi segmentaria, che insorge tipicamente nei casi in cui i reni sono sovraccarichi. Il danno a carico di questi organi è simile, sottolineano i ricercatori, a quello osservato nei soggetti obesi, anche se appare ancora più grave.
Una volta interrotta l’assunzione di steroidi, le anomalie renali tendevano a migliorare, con l’eccezione di un soggetto con disfunzione renale in fase avanzata che ha sviluppato un’insufficienza renale terminale trattata successivamente con la dialisi, mentre in un caso si è verificata una recidiva, una volta ripresa la somministrazione.
In base ai risultati dello studio i ricercatori ipotizzano che i drastici incrementi di massa muscolare richiedano una più intensa attività di filtrazione, che determina un livello di stress eccessivo per questi organi. Ma è anche possibile, aggiungono gli studiosi, che gli steroidi abbiano un effetto tossico diretto sui reni. (fc)
Sono sempre più frequenti le notizie dell’uso o dell’abuso di sostanze da parte di atleti professionisti ma anche di dilettanti, soprattutto fra quelli che praticano il bodybuilding. Altrettanto numerosi sono gli appelli che mettono in guardia dai potenziali effetti collaterali, ma il rischio per la salute specifica dei reni finora è stato scarsamente valutato.
Leal Herlitz, e colleghi del Medical Center della Columbia University hanno perciò condotto il primo studio che descrive i danni renali dovuto all’assunzione a lungo termine di steroidi anabolizzanti in un gruppo di 10 culturisti.
Le indagini hanno rivelato che nove dei 10 atleti hanno sviluppato una condizione nota come glomerulosclerosi segmentaria, che insorge tipicamente nei casi in cui i reni sono sovraccarichi. Il danno a carico di questi organi è simile, sottolineano i ricercatori, a quello osservato nei soggetti obesi, anche se appare ancora più grave.
Una volta interrotta l’assunzione di steroidi, le anomalie renali tendevano a migliorare, con l’eccezione di un soggetto con disfunzione renale in fase avanzata che ha sviluppato un’insufficienza renale terminale trattata successivamente con la dialisi, mentre in un caso si è verificata una recidiva, una volta ripresa la somministrazione.
In base ai risultati dello studio i ricercatori ipotizzano che i drastici incrementi di massa muscolare richiedano una più intensa attività di filtrazione, che determina un livello di stress eccessivo per questi organi. Ma è anche possibile, aggiungono gli studiosi, che gli steroidi abbiano un effetto tossico diretto sui reni. (fc)
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